Il 19 aprile 2024 è stato pubblicato il “Report on the Future of the Single Market”, redatto dall’ex presidente del Consiglio e segretario del Partito Democratico Enrico Letta. Lo studio, ricco di capitoli su numerosi ambiti, dedica una sezione significativa al settore sanitario, evidenziando la necessità di promuovere l’equità nell’accesso ai farmaci, creare modelli di prezzo e di approvvigionamento sostenibili e utilizzare fondi europei per investire nella produzione farmaceutica all’interno dell’Unione Europea.
Principali raccomandazioni
La pandemia di COVID-19 ha segnato un momento cruciale per le politiche sanitarie globali ed europee, mettendo in luce la necessità di cooperazione multilaterale di fronte a gravi minacce per la salute. Ha dimostrato che l’investimento nella salute non è solo un imperativo morale, ma è anche fondamentale per la stabilità economica e la resilienza politica degli Stati membri. La pandemia ha inoltre rivelato la vulnerabilità dei modelli tradizionali di sanità preventiva, che non sono stati adeguati per affrontare emergenze di vasta scala.
Secondo Letta, un approccio unificato alla sanità nell’Unione europea è essenziale per evitare di sprecare le preziose lezioni apprese durante la pandemia. Le malattie infettive non conoscono confini, e le decisioni prese da un singolo Stato membro possono avere ripercussioni sull’intera Unione Europea. La nuova legislazione nata dall’emergenza COVID-19 sta procedendo bene, secondo il report, ma molto resta da fare per assicurare le catene di fornitura e prepararsi per la prossima emergenza.
Un mercato unico più forte per la resilienza sanitaria
Per garantire una maggiore uguaglianza nell’accesso all’assistenza sanitaria e la sostenibilità di fronte a tendenze demografiche e future crisi, è necessario integrare meglio il Mercato Unico. Ad oggi, non esiste un Mercato Unico per i prodotti farmaceutici: alcune autorizzazioni per i medicinali vengono ancora rilasciate a livello nazionale, portando a disparità di spesa tra gli Stati membri e disuguaglianze nell’accesso a diagnosi e cure. La carenza di un approccio unificato porta anche a sfide nell’approvvigionamento, poiché l’UE dipende sempre più da fornitori esterni per principi attivi e prodotti finiti.
Per preservare la competitività europea nel settore farmaceutico, secondo Letta il Mercato Unico dovrebbe dare priorità all’aumento della capacità produttiva e dell’autosufficienza nei materiali grezzi e in alcuni tipi di medicinali, vaccini e antibiotici. Inoltre, per affrontare le sfide derivanti dalla globalizzazione, il Mercato Unico dovrebbe garantire la formazione di capitale umano di alta qualità in tutti gli Stati membri, garantendo la continua attrattività delle professioni sanitarie.
Nuovi obiettivi e sfide sanitarie
Per rafforzare la leadership europea nella sanità, secondo il report l’Unione Europea deve stabilire nuovi obiettivi coraggiosi che mobilitino volontà politica, innovazione scientifica e investimenti strategici. Ispirandosi al successo del Piano Europeo di Lotta contro il Cancro, per Letta è urgente affrontare tre sfide critiche per il nostro futuro: la salute mentale, la resistenza antimicrobica e le malattie neurodegenerative.
La resistenza antimicrobica è una crescente emergenza globale che richiede un’azione congiunta a livello europeo e mondiale. Secondo lo studio occorre incentivare la ricerca sugli antibiotici con una combinazione di incentivi per stimolare lo sviluppo rapido, nonché implementare politiche che promuovano la vaccinazione come strumento chiave per prevenire virus e malattie.
Inoltre, il Mercato Unico dovrebbe affrontare le sfide derivanti dall’invecchiamento della popolazione e dalla restrizione fiscale, che influenzano sia l’offerta che la domanda di servizi sanitari. Investimenti in strutture di assistenza a lungo termine e servizi di assistenza domiciliare, nonché strategie per mantenere i professionisti sanitari, sono cruciali per garantire la sostenibilità del sistema sanitario europeo.
Accesso ai medicinali e regolamentazione
Oggi la maggior parte dei medicinali è autorizzata centralmente dalla Commissione Europea, basandosi sulle raccomandazioni dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA). Tuttavia, un’autorizzazione a livello dell’Area Economica Europea (EEA) non garantisce un accesso uniforme ai medicinali in tutta l’UE. Paesi con popolazioni più piccole e minor PIL pro capite spesso affrontano difficoltà nell’accedere ai nuovi farmaci.
Secondo lo studio, è necessario un miglioramento del processo di revisione e approvazione dei farmaci per garantire una distribuzione più equa e veloce. Inoltre, il Mercato Unico potrebbe giocare un ruolo chiave nel semplificare i processi dei trial clinici, incentivando l’innovazione e attirando le aziende farmaceutiche in Europa.
Iniziative per il futuro
Tra le iniziative chiave per il futuro, il progetto “European Health Data Space” secondo lo studio rappresenta un passo fondamentale per massimizzare il potenziale dei dati sanitari e migliorare l’assistenza sanitaria in Europa. Inoltre, la creazione di una capacità di ricerca integrata per affrontare nuove minacce virali, così come una maggiore collaborazione tra i centri di ricerca europei, viene indicata come utile per rendere l’UE più resistente a futuri shock sanitari.