Il 1° ottobre si avvicina ma sulla riforma dell’Aifa non ci sono ancora totali certezze. Quantomeno sui tempi. All’inizio del prossimo mese, infatti, scadrà la proroga che tiene attivi i membri della CTS e del CPR.
Aifa, verso la commissione unica
Dopo la proroga, le due commissioni saranno accorpate nella verà novità della riforma, l’istituzione di una commissione unica: sarà formata dal direttore Tecnico-scientifico, dal presidente ISS, da sei membri nominati dal ministero della Salute, da uno nominato dal MEF e uno nominato dalla Conferenza Stato-Regioni. Saranno loro a valutare i dossier sui farmaci.
I prossimi passi della riforma
I passi successivi saranno il parere di Consiglio di Stato, Ragioneria dello Stato e Corte dei conti per la verifica sui profili economici e finanziari e la legittimità dell’atto, la pubblicazione in GU e l’entrata in vigore, a partire dalla nomina del Presidente e delle altre figure previste dalla riforma con DM del ministro della Salute, sentita la conferenza Stato-Regioni.
In teoria, entro fine settembre 2023 (90 giorni dall’entrata in vigore del decreto interministeriale) dovrà essere adottata anche la delibera del CDA che disciplina il funzionamento dell’agenzia con la nomina della CSE. La data si avvicina ma potrebbe non corrispondere all’inizio dei lavori della nuova Aifa. Si dovranno aspettare, infatti, il via libera del ministero alle delibere del CdA Aifa di approvazione del Regolamento interno di funzionamento e ordinamento dell’Agenzia, e quella sull’organizzazione e il funzionamento della Commissione scientifica ed economica del farmaco.