Si prepara la tanto annunciata svolta ai vertici di Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco. Con gli emendamenti, a cura di Zullo (Fdi) e Silvestro (Fi), al decreto che prorogava fino al 28 febbraio l’esistenza delle Commissione Consultiva Tecnico-Scientifica e del Comitato Rimborsi e Prezzi, si va a costituire una Commisione Unica che elimina le altre due. Una misura da tempo annunciata e ribadita anche a true-news.it dal presidente dell’Agenzia, Giorgio Palù secondo cui l’accorpamento degli organi “accorcerebbe di molto il percorso di approvazione dei farmaci e di regolazione dei costi”. Adesso il condizionale puà lasciare spazio alle certezze. Il testo approvato approderà oggi in Aula del Senato. Sul tema si è espresso anche il Ministro della Salute, Orazio Schillaci: “A me interessa snellire la burocrazia perché il fine ultimo è velocizzare l’autorizzazione dei farmaci i cui tempi non sono in linea con l’Ue. Non ci sarà commissariamento”.
Cosa accade ora?
Dal 28 febbraio viene istituita la Commissione Scientifica ed Economica del Farmaco che assorbe le due precedenti, la cui composizione era stata prorogata più di una volta nel corso degli ultimi mesi. Proprio in attesa di una riforma. Lo stesso decreto stabilisce le norme di nomina del presidente di AIFA, del direttore amministrativo e del direttore tecnico-scientifico. Dalle loro mani passano l’approvazione dei farmaci, così come dei vaccini, come avvenuto durante la fase più acuta della pandemia, e la valutazione o il parere consultivo sulla classificazione dei farmaci ai fini della rimborsabilità.
La composizione del Cda
Il decreto stabilisce anche chi saranno i componenti del Cda: ne faranno parte il presidente e quattro componenti, di cui due nominati dal Ministero della Salute e due dalla Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome.
Insorgono le opposizioni, Lorenzin: “Si rinuncia all’indipendenza di Aifa”
Contrari agli emendamenti al decreto i membri delle opposizioni. “Non è un bel segnale che il Governo scelga di effettuare la riforma della governance di Aifa con due semplici emendamenti della maggioranza in commissione, decontestualizzata e fuori dal dibattito. L‘Agenzia Italiana del Farmaco è strategica per il nostro Paese perchè, oltre a gestire i 32,2 miliardi di spesa farmaceutica, ad esempio, sovrintende l’autorizzazione all’immissione in commercio dei nuovi farmaci, autorizza le sperimentazioni cliniche svolte su tutto il territorio nazionale, cura l’applicazione delle direttive europee e delle normative nazionali sulla sperimentazione clinica, promuove sperimentazioni cliniche no-profit di tipo comparativo atte a dimostrare il valore terapeutico aggiunto dei nuovi farmaci rispetto a quelli disponibili. Per questo e’ un organo strategico, essenziale per garantire l’accesso a terapie innovative, centrale per la ricerca indipendente e fondamentale per la competitivita’ dell’intera filiera del farmaco in Italia”. Cosi’ Beatrice Lorenzin, vicepresidente del gruppo Pd, intervenendo nelle commissioni riunite Esteri-Difesa e Sanità del Senato sulla modifica della Governance di Aifa con un emendamento della maggioranza al decreto Nato-Calabria. “Con questo colpo di mano – aggiunge – si rinuncia, di fatto, all’indipendenza dell’Agenzia”.