“Ho il reparto invaso, a breve avremo problemi più seri”. Lo aveva detto il direttore delle Malattie Infettive dell’ospedale Sacco Massimo Galli appena due giorni fa, martedì 16 febbraio, in riferimento alla variante inglese del Covid, scatenando l’allarme nazionale per lo stato del nostro sistema sanitario. La dichiarazione aveva dato vita al solito ciclo di interviste, analisi, dibattiti e ansia. Poche ore dopo, però, è arrivata la smentita del Sacco stesso.
La nota ufficiale dell’l’ASST Fatebenefratelli Sacco è stringata e glaciale: “Tali affermazioni”, si legge in riferimento alle parole del professore Galli, “al momento attuale non rappresentano la reale situazione epidemiologica all’interno del Presidio”. Nella dichiarazione si fa vago riferimento ad “alcune notizie apparse sulla stampa riguardanti reparti pieni di varianti riferite al reparto di degenza di Malattie Infettive dell’ospedale Sacco”. Chissà a cosa si riferivano.
Le varianti
La querelle era nata nel contesto della discussione sulle numerose varianti del Covid-19, tra tutte quella definita “inglese”, che sarebbero più trasmissibili e non del tutto “coperte” dai vaccini finora sviluppati. Particolari che le rendono particolarmente preoccupanti, specie in un momento come questo, in cui attendiamo che arrivino le dosi di vaccini promesse all’Unione Europea. Le parole di Galli – errate o esagerate – di certo non aiutano il Paese, in un momento in cui è persino ricomparso lo spettro del lockdown nazionale.