Home Pharma Spesa farmaceutica e Legge di Bilancio 2025: le richieste di Farmindustria

Spesa farmaceutica e Legge di Bilancio 2025: le richieste di Farmindustria

Spesa farmaceutica e Legge di Bilancio 2025: le richieste di Farmindustria

Durante l’evento “Salute e Legge di Bilancio 2025”, organizzato il 22 ottobre dal Mesit presso la sede di Confitarma a Roma, Marcello Cattani, presidente di Farmindustria, ha lanciato un appello per interventi fondamentali nella prossima manovra finanziaria. In cima alle richieste, l’aumento del tetto per la spesa farmaceutica e l’abolizione del payback sulla spesa convenzionata e ospedaliera, considerato un peso eccessivo per il settore farmaceutico italiano.

Cattani ha sottolineato la necessità di un intervento deciso per aumentare il tetto di spesa farmaceutica dello 0,55%, portandolo al 15,8% del Fondo Sanitario Nazionale, rispetto all’attuale 15,3%. Questo incremento, secondo Cattani, sarebbe essenziale per garantire l’accesso a nuove terapie e far fronte ai crescenti bisogni sanitari, che continuano ad aumentare in parallelo con lo sviluppo di nuovi farmaci innovativi. Inoltre, è stata chiesta una revisione dei criteri di innovatività dei farmaci, ampliando il fondo per includere anche i nuovi antibiotici, cruciali per la lotta contro le resistenze antimicrobiche.

Uno dei temi centrali sollevati da Cattani è stato il payback, una tassa che grava sulle aziende farmaceutiche per coprire i costi eccedenti della spesa sanitaria. Attualmente, il payback per la spesa farmaceutica convenzionata richiede che le aziende versino l’1,83% alle Regioni, una misura che Cattani ritiene insostenibile per le imprese, già provate da un aumento dei costi di produzione del 30% negli ultimi due anni. Eliminare questo onere, secondo Farmindustria, libererebbe 160 milioni di euro e darebbe un segnale importante di supporto alle imprese del settore.

Anche per quanto riguarda il payback ospedaliero, che grava per due miliardi di euro sulle aziende, Cattani ha chiesto una stabilizzazione per il 2025, auspicando una sua futura eliminazione. Tale tassa, secondo il presidente di Farmindustria, penalizza ingiustamente un settore che rappresenta una delle colonne portanti del manifatturiero italianoe dell’export. “Dobbiamo evitare che il payback sulla spesa ospedaliera cresca ulteriormente,” ha affermato Cattani, esortando il governo a costituire un gruppo di lavoro immediato per trovare una soluzione sostenibile.

Infine, Cattani ha lodato l’incremento degli investimenti in sanità previsto dalla manovra, ma ha ribadito l’importanza di concentrarsi anche sulla spesa farmaceutica. “La farmaceutica ha contribuito enormemente all’aumento della vita media negli ultimi 25 anni”, ha dichiarato, sottolineando il ruolo cruciale delle nuove terapie nel migliorare la qualità della vita di molti pazienti.

L’appello di Farmindustria è chiaro: per mantenere la sostenibilità del sistema e garantire l’accesso alle innovazioni terapeutiche, è necessario un aumento degli investimenti nella spesa farmaceutica e l’eliminazione di misure come il payback, che rischiano di frenare l’innovazione e la competitività del settore farmaceutico italiano.