Tecnologia e ricerca sono la chiave per il futuro del Sistema sanitario nazionale e la lotta ai tumori. Questo il tema del convegno “Tecnologia e ricerca per la sanità del domani”, tenutosi il 19 marzo alla Sala del Refettorio della Camera dei deputati. L’incontro ha visto la partecipazione di figure di spicco del panorama sanitario e politico italiano, tra cui il ministro della Salute, Orazio Schillaci, e il Vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè (Fratelli d’Italia).
Gli esperti hanno sottolineato l’importanza cruciale del progresso tecnologico e scientifico per il futuro del Sistema sanitario nazionale. Il ministro Schillaci ha espresso con convinzione come questi pilastri siano destinati a giocare un ruolo sempre più centrale nell’evoluzione della qualità dell’assistenza sanitaria, evidenziando l’obiettivo di rendere il servizio sanitario non solo più efficace, ma anche sostenibile.
Durante il convegno si è molto discusso dell’importanza della diagnosi oncologica precoce attraverso l’utilizzo dei test NGS e sul ruolo fondamentale che la tecnologia avanzata e i dispositivi medici svolgono nel migliorare la vita dei pazienti. Mulè ha ribadito l’importanza di orientare gli sforzi verso le necessità dei pazienti, sostenendo l’investimento in ricerca e innovazione tecnologica.
Uno degli aspetti salienti è stato l’impegno nella ricerca, visto come un investimento indispensabile per affrontare le sfide future in ambito sanitario. Il ministro ha evidenziato l’importanza di garantire un accesso equo e personalizzato alle cure, superando le disuguaglianze territoriali e rispondendo alla crescente domanda di servizi sanitari.
In particolare, l’Oncologia di precisione è stata indicata come una frontiera cruciale per individuare terapie su misura per i pazienti, con il supporto di tecnologie come la telemedicina, il fascicolo sanitario elettronico e l’intelligenza artificiale, quest’ultima capace di rivoluzionare le diagnosi e le terapie, pur mantenendo insostituibile il tocco umano del medico.
Il convegno ha anche messo in luce l’impegno del Ministero della Salute nel promuovere la ricerca attraverso bandi specifici e investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con un occhio di riguardo all’innovazione nel settore farmacologico, essenziale per sviluppare nuove cure.
L’evento si è concluso con un appello alla collaborazione tra istituzioni, politica e settore medico, sottolineato dall’intervento del Prof. Paolo Marchetti, per massimizzare l’efficacia dei test NGS nella pratica clinica e affrontare insieme le sfide della oncologia mutazionale.