Perché potrebbe interessarti questo articolo? La Regione Lazio sotto la guida del nuovo presidente Francesco Rocca è attesa da molti cambiamenti ai vertici della Sanità. La delega è stata tenuta dal governatore, che però sta lavorando alla squadra tecnica che lo affiancherà. Ecco alcuni nomi in ascesa.
La sanità della Regione Lazio resterà nelle mani del neo-presidente, Francesco Rocca, come era stato previsto. Lo aveva detto e non ha fatto retromarcia, trattenendo la delega. Ma per una macchina così complessa, e decisiva dal punto di vista elettorale nonché della tenuta dei conti, occorre individuare delle figure-chiave necessarie ad attuare le politiche che ha in testa. Anche perché il pericolo di un nuovo commissariamento non è da escludere, si dice nei Palazzi della Regione.
Andrea Urbani centrale per la Sanità del Lazio
Negli ultimi giorni, dopo il passaggio di consegne ai vertici della giunta, si sta delineando l’organigramma di chi sarà al fianco di Rocca nei ruoli più importanti. Secondo quanto racconta La Notizia, Andrea Urbani, ex direttore della programmazione sanitaria del ministero della Salute fino al 2022, ha già occupato le gerarchie più alte: da consulente esterno, in attesa di firmare un contratto, sta portando avanti i colloqui con i dirigenti per capire lo stato dell’arte delle Asl. Lui stesso, interpellato dal quotidiano diretto da Gaetano Pedullà, ha ammesso di aver “parlato finora con un direttore generale ed un facente funzione” per “dare una mano”.
Urbani si presenta come un profilo centrale nella sanità della nuova amministrazione regionale. Al momento non è stato chiarito quale compito ufficiale gli sarà conferito: è coinvolto nell’inchiesta Covid a Bergamo e non potrà ricevere, fino all’eventuale proscioglimento, incarichi pesanti. Ma è chiaro che per la Sanità del Lazio bisognerà rivolgersi a lui come interlocutore.
Dall’Asl Roma 1 a Tor Vergata
Anche perché, stando a quanto viene raccontato da più fonti, gli sarà affidato il dossier economico: dovrà garantire un equilibrio tra entrate e uscite, che nell’ultima fase dell’amministrazione non è stato positivo, risentendo dell’onda lunga del Covid. Sul punto Rocca ha promesso uno sforzo: “Oggi ci troviamo con le due più grandi aziende ospedaliere che cubano oltre 300 milioni di euro di deficit rispetto a quella che dovrebbe essere una spesa coerente”, ha dichiarato, ribadendo che la sanità “va disciplinata e va governata. È quello che ho intenzione di fare”.
E se Urbani è il fulcro, intorno girano tanti altri profili. Giuseppe Quintavalle, attuale direttore generale dell’azienda ospedaliera a Tor Vergata, è invece secondo quanto scrive La Repubblica il candidato principale a diventare commissario dell’Asl Roma 1. Una somma di potere importante. Il suo profilo piace molto a Fratelli d’Italia, e la spinta del partito di Giorgia Meloni rappresenta sicuramente un vantaggio per consolidare il suo ruolo. Un altro nome molto gettonato è quello di Alessandro Ridolfi, prossimo segretario generale della Regione.
Direttori Asl Regione Lazio: i rumors
Insomma uomo-clou per le politiche del presidente, inclusa la sanità, facendo asse con Urbani. Con Rocca che ha la delega, ma anche il dovere di guidare la giunta, a loro due spetterà il compito di smistare le carte. Le caselle importanti, inevitabilmente, riguardano quelle delle aziende ospedaliere. La filiera sanitaria si decide lì.
Così Egisto Bianconi, oggi direttore amministrativo dell’Asl Roma 2, è in predicato di assumere la guida dell’azienda di Viterbo, mentre nell’altra provincia, a Rieti, dovrebbe traslocare Tiziana Frittelli, ora direttrice generale dell’azienda ospedaliera San Giovanni e presidente nazionale di Federsanità. Da Catanzaro, infine, è possibile il trasloco di Francesco Marchitelli, dato in pole per prendere il comando dell’Asl Roma 6. Un valzer di nomine che nelle prossime ore dovrebbe trovare l’ufficializzazione. Avviando il nuovo corso della sanità nella Regione Lazio.