La sanità, oltre alla casa e ai trasporti, ha tenuto banco nel primo confronto in successione tra i tre candidati alle prossime regionali in Lombardia. Fontana, Majorino e Moratti hanno illustrato le proprie idee per la Regione nella serata di martedì 10 gennaio al Palazzo delle Stelline di Milano.
Majorino: ” Il nuovo corso in Lombardia partirà dal rilancio dei consultori”
Ciascuno ha avuto 40 minuti per rispondere a una serie di domande con due minuti di tempo a disposizione per rispondere illustrando il proprio punto di vista. Ad aprire la tornata, il candidato di centrosinistra e M5s Pierfrancesco Majorino, che è partito con i temi cari alla sua coalizione: “Sulla salute, “in questa Regione c’è un tema enorme che è stato rimosso, che è quello riguardante i diritti e la salute delle donne e la piena applicazione della legge 194. Il nuovo corso in Lombardia partirà dal rilancio dei consultori“.
Moratti: “Quando sono arrivata ho trovato una situazione drammatica dal punto di vista della campagna vaccinale anti Covid”
Non poteva che intervenire sulla sanità, ambito di cui si è occupata prima di lasciare la giunta, Letizia Moratti, convinta che in questo momento la Regione “creda meno” nella campagna vaccinale: “Mi sembra sia molto allineata con le politiche lassiste del governo su questo tema”. E aggiunge che se fosse stata ancora assessore al Welfare come qualche mese fa avrebbe affrontato diversamente il tema degli arrivi dalla Cina: “Avrei fatto un’ordinanza per dire che i voli, anche con scali intermedi, dovevano essere monitorati con tampone”. Quindi ha ripercorso la sua esperienza da assessore al Welfare in Regione: “Quando sono arrivata ho trovato una situazione drammatica dal punto di vista della campagna vaccinale anti Covid; ho chiamato Guido Bertolaso con me, ho messo a posto l’organizzazione e siamo passati da essere l’ultima in Italia ad essere i primi”.
Fontana, liste d’attesa: “Bertolaso ha preso di petto la situazione”
Attilio Fontana ha parlato di sanità partendo dal problema delle liste d’attesa: “Sulle liste d’attesa in Lombardia “l’assessore al Welfare Guido Bertolaso ha preso di petto la situazione. Su sessantamila cittadini che hanno avuto la prenotazione oltre i tempi, ventimila sono già stati contattati”. Ad ogni modo “è inutile che mi nasconda dietro ad un dito. Siamo reduci dal Covid e gli ospedali lavorano con personale ridotto. La cattiva progettazione fatta dai governi nazionali ha portato a una crisi di personale sanitario“.