“Si sta lavorando al problema dell’affollamento dei pronto soccorso ed è in corso una revisione del Dm 70 e del Dm 77“. Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, illustrando, martedì 4 aprile a Roma, i “primi passi di una riforma della sanità a 360 gradi” a cui si sta puntando, in occasione del convegno dal titolo ‘Professioni & Sanità: le proposte e le risposte di Fratelli d’Italia’, organizzato dai Dipartimenti Sanità e Professioni di FdI.
Schillaci: “Digitalizzazione grande sfida del PNRR”
“Un ruolo fondamentale in questa riforma- ha proseguito- da cui dipende la nostra sanità pubblica, anche per superare le disuguaglianze, è la digitalizzazione, un’altra grande sfida del PNRR”. A proposito degli eventuali ritardi nel raggiungimento dei milestone previsti dal piano di finanziamenti, il Ministro ha precisato che “abbiamo una task force che si riunisce ogni settimana e oggi non abbiamo delle criticità rilevanti, quindi speriamo di essere in grado di rispettare le tempistiche previste”.
Operatori a gettone, il Ministro: “Abbiamo reso molto più difficile il ricorso ai medici a gettone”
Il ministro è poi tornato a stigmatizzare la pratica degli operatori sanitari “a gettone”: “Abbiamo reso molto più difficile il ricorso ai medici a gettone”, ha detto, sottolineando l’intento di far sì che il Servizio Sanitario nazionale torni ad essere “attraente per chi sceglie di fare questa professione” e ha ricordato gli interventi recentissimi sull’emergenza-urgenza, a partire dal “regime pensionistico più favorevole”. E sul fronte delle professioni sanitarie, ha sottolineato che l’abolizione del vincolo di esclusività per gli operatori sanitari del pubblico, anche se per ora temporizzato al dicembre 2025 dal Dl34, “potrà poi diventare strutturale”. ”
Il ministro della Salute: “C’è chi vorrebbe celebrare il funerale del servizio sanitario nazionale…”
Le sfide che ci attendono sono tante – ha chiarito Schilaci – ma la salute è argomento che sta cuore a tutti”. “C’è chi vorrebbe celebrare il funerale del servizio sanitario nazionale e fa sorridere che gli stessi che vorrebbero celebrare questo funerale sono stati gli assassini che negli ultimi dieci anni hanno contribuito a determinare una situazione complessa che abbiamo ereditato e con grande tenacia stiamo affrontando per fare in modo che la sanità pubblica italiana torni a essere un punto di riferimento per i cittadini”, ha assicurato