In tema di prevenzione, durante la sedicesima edizione di Salute Direzione Nord, la rassegna organizzata da True – in collaborazione con Inrete e Fondazione The Bride, Gianluca Ansalone ha parlato dell’impegno di Novartis, azienda di cui è Head Of Public Affairs: “Ci stiamo muovendo nella consapevolezza che, dopo la pandemia, la salute sarà al centro di tutte le politiche pubbliche. Su questa base stiamo promuovendo e provando a costruire, in stretta collaborazione soprattutto con le Regioni, nuovi modelli di medicina di popolazione che siano attivi nel riconoscere e stratificare le popolazioni sulla base dei grandi cluster di patologia del futuro”.
Ansalone: “Non solo Covid, attenzione alle patologie cardiovascolari e ai tumori”
Non si parla solo di Covid: “Sappiamo – prosegue Ansalone – che dopo la pandemia dovremmo dare un’attenzione particolare, ovviamente alle malattie cosiddette trasmissibili. Ma se andiamo nell’altro grande cluster di patologie, le cosiddette patologie o malattie non trasmissibili, ci sono due ambiti di principale incidenza da un lato le patologie cardiovascolari, dall’altro i tumori. Si tratta di punti di attenzione sui quali noi pensiamo servano soluzioni innovative che siano in grado di coinvolgere i cittadini prima ancora che i pazienti”.
Le strade da seguire – spiga Ansalone sono due: una porta verso i corretti stili di vita, antidoto contro lo sviluppo di tumori, la seconda si sposta verso “la capacità del sistema sanitario di intercettare la malattia prima che si sviluppi. “E’ un aspetto che riguarda la capacità del sistema di essere sostenibile nel medio e lungo termine così come individuato dai piani del PNRR e dal recentissimo DM 71 per la riorganizzazione delle cure territoriali. Tutti questi sono strumenti che devono portare a un obiettivo comune: quello di rendere la società italiana più sana attraverso la prevenzione e il sistema più in grado di affrontare, in futuro, le patologie che avranno un’incidenza crescente”.