Il report dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) sul monitoraggio della spesa farmaceutica nazionale e regionale per il periodo gennaio/luglio 2023 ha rivelato un aumento significativo nei costi. Un dato che sta alimentando le preoccupazioni tra gli stakeholder del settore.
Secondo i dati forniti dal report, la spesa farmaceutica nazionale nel periodo analizzato (primo semestre del 2023) è salita a 13.371,2 milioni di euro, registrando un aumento del 7,2% rispetto allo stesso periodo del 2022 (12.472,8 milioni di euro). Questo rappresenta uno scostamento assoluto dal bilancio complessivo del 14,85%, equivalente a 2.336 milioni di euro, corrispondenti al 17,99% dell’Fondo Sanitario Nazionale provvisorio 2023.
La spesa farmaceutica convenzionata netta, a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), è stata di 4.581,3 milioni di euro, al netto di sconti, compartecipazioni e del payback versato alle Regioni dalle aziende farmaceutiche.
Il report ha evidenziato un aumento del 1,5% nei consumi, misurati in numero di ricette, mantenendo un’incidenza costante del ticket totale (-0,5%) rispetto al 2022. Tuttavia, le dosi giornaliere dispensate hanno registrato un calo del 1,0%.
La verifica del tetto programmato della spesa farmaceutica per acquisti diretti del 7,65% ha mostrato un’incidenza del 11,31%, con un disavanzo di +2.718 milioni di euro rispetto alla spesa programmata, al netto dei payback vigenti e del fondo per i farmaci innovativi (non oncologici e oncologici).
Infine, per quanto riguarda la verifica del tetto programmato della spesa farmaceutica per acquisti diretti degli gas medicali dello 0,20%, si è notato un aumento di 2,53 milioni di euro rispetto alla spesa programmata. La situazione solleva dubbi sulla gestione delle risorse nel settore farmaceutico e sottolinea l’opportunità di una valutazione attenta delle politiche di spesa e delle strategie di controllo dei costi.
A questo link è disponibile il report completo.