Un altro importante passo verso la sanità del futuro. Il 16 marzo è passato al Senato un emendamento che imprime una vera e propria svolta nella digitalizzazione delle prestazioni sanitarie. E un ulteriore vantaggio per i pazienti. La senatrice Annamaria Parente, prima firmataria dell’emendamento, festeggia l’approvazione definendola una “rivoluzione epocale per medici e pazienti”.
Tutte le prestazioni sul FSE
Ogni prestazione sanitaria- si legge nella riformulazione dell’emendamento 21.1, a firma dei senatori Parente, Faraone e Evangelista- sia che sia erogata da operatori pubblici, privati accreditati e privati autorizzati, “è inserita, entro 5 giorni dalla prestazione medesima, nel Fascicolo Sanitario Elettronico in conformità alle disposizioni del presente”. In poche parole, scatta l’obbligo di caricamento sul FSE, lo strumento attraverso il quale il cittadino può tracciare e consultare tutta la storia della propria vita sanitaria, di tutte le prestazioni sanitarie. Anche da parte dei privati. In questo modo, ogni paziente avrà una cartella clinica completa.
Finora non funzionava così. “Questa mancanza – racconta a true-news.it Annamaria Parente – aveva comportato un’assenza di storia clinica vera del paziente. Ora possiamo spostare dati e non persone. Inoltre si era creata una discrepanza fra il senso della prestazione medica e la sua collocazione privata/pubblica. La prestazione medica è sempre e solo medica, perché mirata alla salute del paziente”.
Parente:”Finalmente un servizio più efficace ed efficiente”
Per la senatrice Parente, “finalmente adesso ogni cittadinoa/o potrà seguire, tracciare e consultare tutta la storia della propria vita sanitaria, condividendola con i professionisti sanitari e vedersi garantito un servizio più efficace ed efficiente. In definitiva noi cittadine e cittadini abbiamo la nostra carta di identità sanitaria”. Un processo omogeneo che facilita, una volta e per sempre, la comunicazione e l’aggiornamento delle informazioni sul paziente.
“Un nuovo ruolo per il Fascicolo Sanitario Elettronico”
“Il medico, sia esso operativo nel settore pubblico o privato, riconosce sempre e solo primariamente la propria identità di sanitario. Ora il Fascicolo Sanitario elettronico ha l’obiettivo primario di fornire ai medici, e più in generale ai clinici, una visione globale e unificata dello stato di salute dei singoli cittadini e rappresenta il punto di aggregazione e di condivisione delle informazioni e dei documenti clinici afferenti al cittadino, generati dai vari attori del Sistema Sanitario. Questo dovrebbe contribuire anche a rendere meno differenziata l’offerta di prestazioni sanitarie fra le Regioni.
Idee per il futuro della sanità
Ad Annamaria Parente, dopo questa svolta inerente il FSE, non mancano altre idee per il rinnovamento della sanità. A partire “dall’incremento della prevenzione per poi passare all’aderenza ai piani terapeutici. “Ci vogliono – aggiunge Parente – aggiornamenti costanti sui piani pandemici e omogeneità delle prestazioni sanitarie fra le Regioni“.