Il Ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, hanno presieduto oggi una nuova riunione del tavolo Farmaceutica e del Biomedicale. Alla riunione hanno partecipato il vice-ministro Valentino Valentini, i sottosegretari Fausta Bergamotto e Maurizio Gemmato, nonché rappresentanti di aziende farmaceutiche, aziende biomedicali, Conferenza Stato-Regioni, sindacati e associazioni di categoria.
L’obiettivo è definire azioni concrete a sostegno delle industrie farmaceutiche e biomedicali
I due tavoli hanno avuto inizio il 29 marzo, durante una precedente riunione, in cui sono stati discussi i principali temi riguardanti i due settori. L’obiettivo è definire azioni concrete a sostegno delle industrie farmaceutiche e biomedicali.
Il metodo di lavoro adottato è basato su un approccio collegiale tra i Ministeri
Il metodo di lavoro adottato è basato su un approccio collegiale tra i Ministeri, che mira a creare una politica industriale adeguata alle esigenze e aspettative delle imprese. Un punto chiave stabilito è quello di aumentare l’attrattività dell’Italia per nuovi investimenti e consolidare quelli esistenti. A livello europeo, gli investimenti in ricerca e sviluppo sono cresciuti meno rispetto agli Stati Uniti e alla Cina, dove c’è stata una forte accelerazione degli investimenti. Per sostenere il settore, secondo quanto dichiarato, sarà creato un nuovo sportello per i contratti di sviluppo dedicato a sei specifiche filiere, tra cui il settore chimico-farmaceutico, con una dotazione di oltre 390 milioni di euro, e verranno ampliati gli obiettivi del piano 4.0.
Si è concordato sulla necessità di monitorare attentamente le questioni europee rilevanti
Durante il confronto, si è concordato sulla necessità di monitorare attentamente le questioni europee rilevanti, mentre a livello nazionale, si cercherà di rafforzare le procedure di semplificazione e regolamentazione.
Il Ministro Schillaci ha evidenziato l’importanza di riportare la produzione di principi attivi in Italia e rendere il paese sempre più attrattivo per la ricerca e la produzione di farmaci. Sostenere l’industria farmaceutica, che investe in innovazioni, migliora le capacità del sistema sanitario nel fornire cure che possono ridurre la mortalità o migliorare la qualità della vita dei cittadini. Sarà cruciale anche investire nelle infrastrutture sanitarie, nei laboratori di ricerca e nello sviluppo delle competenze professionali per favorire la crescita del settore farmaceutico.