Oggi è totalmente a carico delle donne in gravidanza. Che spendono centinaia di euro, in alcuni casi anche più di mille, per effettuare i test in poliambulatori e laboratori privati e nelle strutture ospedaliere pubbliche. Da settembre in Lombardia non sarà più così. È stato approvato l’emendamento numero 429 al bilancio di assestamento (che copre fine al 31 dicembre), proposto dal gruppo del Partito democratico in Regione Lombardia e a prima firma del consigliere Pietro Bussolati, per “garantire alle donne lombarde in stato di gravidanza, su indicazione dei professionisti sanitari competenti, di poter accedere gratuitamente al NIPT (Non Invasive Prenatal Testing)”.
Lombardia, emendamento Pd per i test pre natali non invasivi gratis
Si tratta di un particolare screening prenatale, non invasivo, che funziona con un semplice prelievo di sangue. È sicuro per donna e feto. Abbatte infatti di circa il 50 per cento la necessità di ricorrere a tecniche diagnostiche invasive come villocentesi e amniocentesi le cui complicanze possono giungere fino all’aborto. Tecniche invasive che però, al contrario del NIPT, sono considerati Livelli essenziali di assistenza (Lea) e quindi passati gratuitamente dal Servizio Sanitario Regionale.
Letizia Moratti dà parere favorevole: “Al via la sperimentazione”
L’assessore al Welfare e vice Presidente di Regione Lombardia, Letizia Moratti, ha dato parere favore all’emendamento del Partito democratico che chiedeva di stanziare per l’ultima parte dell’anno 2021 un milione di euro. Cifra stimata come quella necessaria a coprire gratuitamente tutte le donne over 35 – dove è più elevato il rischio – in stato di gravidanza.
La misura: 500mila euro di fondi e soglie Isee
Le risorse sono state ridotte a 500mila euro per coprire l’esame prenatale ed è previsto che la Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia stabilisca nelle prossime settimane una soglia Isee entro la quale la copertura viene garantita a titolo totalmente gratuito. Letizia Moratti ha parlato in consiglio regionale di “avvio sperimentale presso i centri che verranno identificati” in vista di una successiva “progressione”.
Bussolati: “Test gratuito? Siamo orgogliosi. Ora confronto con la Dg Welfare”
“La gratuità del test non invasivo prenatale è un risultato di cui sono davvero orgoglioso – dichiara a True Pharma il consigliere del Partito democratico Pietro Bussolati – perché oggi le famiglie sono costrette a sborsare una media di 500-800 euro per un esame senza rischi, che di fatto è un prelievo di sangue, per il feto e per la madre”.
“Una risposta concreta all’inverno demografico”
“Penso che ridurre i costi per la natalità sia una risposta concreta all’inverno demografico” aggiunge Bussolati citando il caso dell’Emilia-Romagna dove è già gratuito. “Sono contento che si sia ottenuto questo risultato anche nella mia Regione – chiude –. Ora tocca alla Giunta definire i criteri, ho chiesto un confronto al Direttore Generale Welfare, Giovanni Pavesi, per capire come e quando verrà avviata la gratuità di questo esame”.
Il Non Invasive Prenatal Testing, attraverso l’analisi del sangue delle partorienti, può individuare frammenti di Dna del feto, con lo 0,06% di falsi positivi secondo alcuni studi clinici recenti. La grande novità è proprio che il test di screening evita, a parità di risultati, indagini invasive superflue come test ematologici convenzionali che attualmente sono inseriti nei Livelli essenziali di assistenza ma comportano un rischio del 1% di perdita del feto.
Pe le donne lombarde con NIPT sarà possibile effettuare un pre-screening dove se l’indicazione del test è “basso rischio” non serviranno ulteriori analisi diagnostiche invasive. Diversamente per coloro che avranno un risultato ad “alto rischio” sarà necessario approfondire le rilevazioni.