L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha annunciato il 28 maggio l’approvazione della rimborsabilità per il primo trattamento topico che mira direttamente al meccanismo alla base della vitiligine, malattia della pelle di natura autoimmune. La notizia è stata rivelata in occasione del 98esimo Congresso della Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST), tenutosi a Giardini Naxos e segna un progresso significativo nel trattamento della malattia.
La vitiligine, caratterizzata da macchie bianche sulla pelle, colpisce circa 330mila persone in Italia e ha un impatto notevole a livello sociale, psicologico ed emotivo, spesso associandosi a diverse altre condizioni mediche. Il nuovo trattamento, una crema a base di Ruxolitinib, un inibitore JAK già usato in oncologia e altre malattie dermatologiche, promette di cambiare radicalmente la gestione di questa patologia.
Secondo i dati presentati, la crema ha dimostrato notevole efficacia nei trial clinici di fase III, TRuE-V1 e TRuE-V2, che hanno interessato oltre 600 persone affette da vitiligine non segmentale dai 12 anni in su. I risultati hanno evidenziato una repigmentazione significativa del viso e del corpo già sei mesi dopo l’inizio della terapia, con miglioramenti continui fino a un anno di trattamento. I pazienti trattati con Ruxolitinib hanno mostrato percentuali di repigmentazione superiori rispetto a quelli che hanno usato una crema non medicata, con tre pazienti su quattro che hanno ottenuto una repigmentazione del 50% delle lesioni del viso dopo un anno.
È importante notare che il trattamento è stato ben tollerato dalla maggior parte dei pazienti, con l’evento avverso più comune riportato come una reazione acneica. L’approvazione della rimborsabilità da parte di Aifa è una svolta attesa da tempo per i pazienti, che ora hanno accesso a un’opzione terapeutica efficace e sostenibile economicamente.