Amare e il avere coraggio sono due cose strettamente connesse. Per amare onestamente ci vuole molto coraggio. Perchè amare significa farlo incondizionatamente. Amare è un rischio continuo, ma avere coraggio non è un gesto disperato perchè nel nostro piccolo proviamo a cambiare il mondo partendo da noi stessi. Se tanti facessero così, cambieremo più velocemente il mondo. Milano ha nel suo dna il fare e quindi io sono qui a parlare di fare poche chiacchiere e di agire molto.
Noi del Sanga Milano siamo adatti all’azione e la sede è in via Termopili, tra viale Padova, viale Monza. Potete immaginare quando quella è iniziata a diventare una zona multietnica, che cosa ha significato per noi lavorare con i bambini stranieri. E che cosa ha significato lavorare anche con i bambini più poveri in difficoltà. Poi ci siamo dedicati totalmente al femminile, che è un altro grosso tema dalla parrocchia e con alcune bambine siamo arrivati alla serie A. Abbiamo lavorato con i diversamente abili di via Padova, abbiamo vinto due campionati nazionali di Baskin, un basket inclusivo, ma non perchè siamo più bravi degli altri. I risultati sono arrivati perchè noi lavoriamo in un certo modo con le persone e soprattutto forniamo fiducia ai ragazzi. La nostra follia al Sanga coniuga il sociale con all’eccellenza motivo er cui siamo una delle migliori scuole, soprattutto femminili.
“Servono più palestre per i nostri ragazzi”
Quello che posso dire, però, è che a noi mancano le palestre, molte delle quali sono da ristrutturare e da aprire nei pomeriggi. L’edilizia scolastica va assolutamente impreziosita con manutenzioni e ma assolutamente. Occorre mettere a posto le palestre, aprirle nei pomeriggi. Ci sono a questo riguardo esperimenti di scuole aperte, per cui le associazioni possono interloquire con le scuole e noi abbiamo dei grossi progetti in questo senso.
“Si metta mano alle strutture sportive fatiscenti”
Le scuole sono felici, gli insegnanti sono felici ma le strutture sono fatiscenti e quindi bisogna intervenire non solo rimettendo a posto le strutture. Per me ci dovrebbe essere un centro sportivo in ogni municipio. Oggi noi abbiamo due: Lo sport è un veicolo per trasmettere i valori e permette di arrivare a chiunque e senza differenza. Il corpo, si sa, non ha bisogno di sapere le lingue perchè a tutti piace giocare con la palla. Lo sport però insegna anche il rispetto dell’avversario, la lealtà, ma anche il sacrificio. Certo che se però nascondiamo lo sport o diciamo che è solo una roba per il tempo libero, non ci siamo. Io credo che dovrebbero parlarsi non solo gli assessorati, ma addirittura i ministri di scuola, sport e sanità. Perché alla fine se fai un’attività motoria per bene, la gente sta bene, sta meglio e quindi ci sono risparmi anche per la sanità, oltre che essere un valore per l’educazione e la formazione.
“Servono pane e palestre: lo sport è un cibo per l’anima”
Chiudo dicendo una cosa un po’ provocatoria: servono pane e palestre, perché se il pane e il cibo del corpo, lo sport e l’attività motoria, il cibo per l’anima. Quanti ragazzi salviamo ogni giorno tirandoli fuori dalla strada, dalle cattive compagnie, quanti ragazzi salviamo con una cultura del cibo, con la cultura dell’organizzazione del proprio tempo? Quanti ragazzi salviamo impegnando le loro brillantemente menti con attività che li per servono dalla depressione, dai media, dal perdere tempo con il sociale, eccetera eccetera eccetera. Insomma, lo sport insegna a tirarsi su le maniche. E Milano ce lo insegna da sempre, a tirarsi su le maniche.
Discorso pronunciato durante “Amare Milano – I Discorsi del Coraggio”, 13 settembre 2021