“I moderati prevalgono sui populisti almeno nelle grandi città come Milano, Roma, Napoli, Bologna e Torino. È un trend internazionale, come confermato dalle elezioni in Germania”. Lo dice a True-News il giornalista Alan Friedman, nelle ultime settimane negli Stati Uniti ma sempre attento osservatore della politica italiana, commentando a caldo la chiusura delle urne e a tornata di amministrative italiane.
“Si prospettano delle vittorie per i moderati, considerati più concreti – dice Alan Friedman –. Ogni test elettorale in questa fase, non solo in Italia, ma a livello globale, si sta rivelando una gara tra questi due poli. Lo stesso centrodestra è diviso in sé tra populisti e moderati e non tanto a livello partitico o di bandiera”.
Per le Amministrative di Roma, Alan Friedman è rimasto colpito dal leader di Azione, Carlo Calenda. “Dall’estero si notava la coerenza di Calenda che sembrava tra i pochi con un programma chiaro e concreto nel suo manifesto”.
Mentre su Milano non crede che le recenti inchieste su Fratelli d’Italia abbiano spostato qualcosa in termini di voti e consensi per il partito di Giorgia Meloni. “Le inchieste emerse negli ultimi giorni su Milano non mi sembrano una sorpresa: che tra gli elettori e gli eletti di Fratelli d’Italia ci siano dei nostalgici non è una novità e chi pensava di votarli, non avrà cambiato idea”. E ha aggiunto: “In generale ho notato che il centrodestra si è trovato in difficoltà per la scelta del loro candidato, Luca Bernardo, scelta che forse non era condivisa da tutti”.