Ieri qualcuno ha votato Amadeus presidente della Repubblica. Un buontempone, ovviamente. E’ bello perché qualcuno ha sempre voglia di scherzare, anche in tempi difficili come questi. Ma dobbiamo essere allegri. In fondo, va tutto bene. Il nostro debito pubblico è al massimo storico e con i fondi del PNRR incrementeremo ulteriormente. L’inflazione reale è al massimo da quindici anni, ma tanto chissenefrega perché possiamo vedere Amadeus e il Festival di Sanremo. Prima o poi decideranno per l’aumento dei tassi, e allora il nostro debito esploderà, ma fa niente. Ci penseranno quei fessi dei nostri figli, no? E pure i loro figli e i figli dei loro figli, come nelle migliori saghe bibliche, considerato l’enormità di quello che dobbiamo restituire. La pandemia è quasi finita, e possiamo gioire. Poi ci sono pure quei 300 morti al giorno, ma ormai non fanno più notizia. Di qualcosa bisogna pur morire, no?
Nel mondo le Borse crollano, e manco un righino in pagina si meritano, perché chissenefrega anche di loro. Tanto qui hanno tutti da fare e ristrutturare, che per trovare un muratore devi aspettare almeno 6 mesi. L’edilizia diciamo che si è ripresa, pure troppo. Chi paga? Noi, ovviamente. A debito: cavoli dei nostri figli, no?
A livello internazionale però possiamo stare tranquilli. In fondo la Cina controlla tutte le risorse e le materie prime, e pure i processi produttivi del pianeta. Gli Stati Uniti sono comandati da uno che pare che dorma in piedi, dopo un pazzo dai capelli tinti. La Russia ha deciso che l’Ucraina non è che gli piace più di tanto come viene gestita, e quindi ha mandato i soldati a sgranchirsi le gambe. Eppure non è che hanno fatto tanto lockdown da quelle parti. Ma va tutto bene. O forse no.
In effetti abbiamo da sorridere solo per un motivo. Tra pochi mesi questo Parlamento se ne va a casa. E’ il prossimo che mi mette un po’ di ansia, anche se penso che peggio di così è difficile che si possa fare. Inoltre, tra poco inizia il Festival di Sanremo. Sono belle cose.