Perché leggere questo articolo? La scappatella d’amore di due cinghiali in pieno centro a Genova è diventa virale sui social. Gli ungulati sono ormai da tempo protagonisti della quotidianità genovese, e non solo. Da nord a sud una vera invasione è in atto. E rivela problemi strutturali, urbanistici e culturali riguardanti l’Italia intera.
A Genova il 2024 è iniziato in maniera bollente. A infiammare le vie del centro storico è stata la fuga d’amore di due cinghiali. La coppia è stata colta sul fatto mentre si scambiava plateali effusioni al cospetto della cattedrale del capoluogo ligure. La scappatella, fotografata, ha fatto il giro dei social, accendendo il dibattito tra i genovesi. “Non c’è più religione” hanno commentato ironicamente alcuni, altri invece danno loro la benedizione: “Auguri e figli maschi”. Conclude laconico qualcuno: “Atti osceni in luogo pubblico”. Potete trovare il reperto incriminato qui.
Il mio viaggio sul luogo del misfatto
Io stessa mi sono recata sul luogo del reato. E, dalle testimonianze dei genovesi, è emerso che la presenza di questi animali non è più una sorpresa per la Superba. “I cinghiali li abbiamo a tavola senza mangiarli. Se ne parla sempre al bar, a casa, nei meme scambiati tra amici”. Gli ungulati infatti passeggiano tranquillamente in famiglia per le vie del centro, fanno aperitivo sul lungomare, animano la movida notturna. C’è chi addirittura condivide con loro la tipica focaccia. Insomma, ormai si sono integrati perfettamente al contesto urbano genovese. E i liguri ormai sembrano essersi abituati alla convivenza con i nuovi concittadini suini. Pare che la loro invasione sia più tollerata di quella dei milanesi in estate.
Da attrazioni a coinquilini dunque. I cinghiali sono i nuovi protagonisti della quotidianità genovese. Tanto che nelle illustrazioni dell’artista Lea Leone Genova viene raccontata attraverso il punto di vista di chi la vive: i cinghiali appunto. Al noto Risiko, le tavole dei genovesi preferiscono “Mugrugni”: un gioco che vede tribù di ungulati alla conquista dei 40 quartieri della città. Dalle montagne al mare, da ponente a levante. Divertente sì, e neanche troppo surreale. Una vera e propria invasione di cinghiali è in atto e non solo Genova.
I cinghiali alla conquista di Genova (e non solo)
A Roma, i cinghiali sono ormai talmente di casa che aspettano solo di rimpiazzare la mitica lupa. “Ma vi rendete conto in che stato versi Roma? Sembra una città del terzo mondo tra rifiuti, topi e cinghiali”, ha commentato qualche milanese sotto un ironico post sul capoluogo meneghino, tra nebbia e grigiore, pubblicato da The Roman Post. Ma anche la Lombardia è sotto assedio. E i cinghiali arrivano a prendersi la “Milano da bere”, con recenti avvistamenti all’interno della Darsena, in zona Navigli. La proliferazione degli ungulati riguarda le città di tutta Italia. Non solo al sud, ma anche al nord dunque. E rivela problemi comuni. Alla faccia degli stereotipi che li considerano stigma del degrado urbano limitato alle città del meridione.
I cinghiali stanno conquistando l’Italia. Secondo uno studio condotto da ISPRA in collaborazione con La Sapienza, nel 2011 solo a Genova e Trieste erano stati segnalati cinghiali nell’ambiente urbano. Dieci anni dopo, più di cento città italiane vedono la presenza della specie tra le case. Ad oggi oltre un milione di ungulati vagano indisturbati per il nostro Paese, distruggendo i raccolti e provocando un incidente stradale ogni 41 ore.
Le motivazioni dietro l’invasione
La storia dell’invasione è fatta di abbandono del territorio, mancata pianificazione urbanistica e forestale che affonda le sue radici nel secondo dopoguerra. L’aumento delle aree protette, il controllo della caccia e la crescita di boschi in seguito all’urbanizzazione, hanno favorito la presenza delle popolazioni di Sus scrofa. Anche il Covid, che ha ridotto per mesi la presenza dell’uomo all’aperto, ha giocato la sua parte contribuendo all’esponenziale proliferazione dei cinghiali in città. Attirati dalla cattiva gestione dei rifiuti che contraddistingue l’Italia.
La presenza invasiva dei cinghiali fa fare dunque i conti con la nostra distanza culturale dalla natura. E con evidenti problemi strutturali, urbanistici e amministrativi che permeano le nostre città. E’ così che una piccola storia d’amore tra cinghiali di Genova racconta dei massimi sistemi di un intero Paese.