La lettera-appello dei più di mille sindaci a sostegno di Mario Draghi e per scongiurare la fine del governo e le urne anticipate scuote il centrodestra. I sindaci di Lega, Forza Italia e perfino di Fratelli d’Italia non nascondono che la continuità dell’esecutivo sia lo scenario ideale per gli amministratori locali. Lega e Fi chiedono il Draghi bis senza il M5s e Fdi che vuole il voto. Ma tanti primi cittadini di centrodestra tentennano. La sottoscrizione del documento voluto dall’Anci ha in prima linea tra i promotori una serie di sindaci di centrosinistra. Tra cui Dario Nardella, Beppe Sala, Antonio Decaro, Giorgio Gori.
Lagalla per la continuità
Tra i nomi che ieri erano girati tra i firmatari dell’appello c’era anche quello del sindaco di Palermo Roberto Lagalla, iscritto all’Udc e sostenuto anche dai tre maggiori partiti del centrodestra alle elezioni comunali del 20 giugno scorso. Lagalla – contattato da true-news.it – cerca di chiarire la sua posizione. Sì alla continuità di governo, ma nessuna firma dell’appello.
“La proposta di sottoscrizione della lettera parte da un’iniziativa dell’Anci, le cui dinamiche al momento non conosco, essendomi insediato da poco – spiega il sindaco di Palermo a True-News.it – ecco perché non ho firmato. Poi, dico anche che comprendo lo spirito di alcuni sindaci che si preoccupano di garantire la continuità dell’azione di governo”.
Auspicabile per il Mezzogiorno
Una continuità di governo che è particolarmente “importante a auspicabile anche per una città come Palermo”. Un capoluogo che in questo momento è alle prese con i problemi legati al Bilancio del Comune, questioni che andrebbero risolte in un confronto con il governo centrale e in tempi brevi.
Poi continua: “Dico solo che, qualunque sarà la situazione, una città come Palermo, per il valore che assume per il Mezzogiorno e il resto del Paese, meriti un’attenzione particolare dal governo nazionale”. Con Draghi o senza, anche se sarebbe meglio la continuità.
Responsabilità di Conte
Ma – come evidenziato in una nota di Matteo Salvini e Silvio Berlusconi – anche Lagalla pensa che la responsabilità di questa situazione difficile, con il governo in bilico, è tutta imputabile al Movimento Cinque Stelle di Giuseppe Conte. Il Carroccio e gli azzurri hanno ribadito la loro posizione anche oggi. Via libera al Draghi bis, ma senza i grillini. Bisognerà solo quantificare le proporzioni di una eventuale spaccatura dei pentastellati, che potrebbe aprire a una soluzione di questo tipo.
Sul punto Lagalla si allinea alla posizione dei due partiti di maggioranza che compongono la coalizione che lo sostiene al Comune di Palermo: “Mi sento di condividere la riflessione politica fatta in modo chiaro da Forza Italia e Lega: il Movimento 5 stelle anche in questa occasione si è dimostrato inaffidabile“. Si alla continuità di governo, no alla lettera dei sindaci, nonostante sia comprensibile lo spirito di un’iniziativa volta a evitare la fine dell’esecutivo Draghi.