“Strappati brutalmente dalle loro madri quando non hanno ancora neanche un mese di vita: è così che inizia l’incubo degli agnelli che ogni anno vengono macellati in nome di un’antica tradizione pasquale, a cui troppi italiani non vogliono ancora rinunciare. Per questo annualmente lanciamo la campagna Save The Lamb che si è riconfermata un successo“. Comincia così il trionfale comunicato stampa di Animalisti Italiani, una onlus nata nel 1998, con sede a Roma.
Pasqua si avvicina, e con essa i tradizionali pranzi e grigliate che hanno come portata principale l’agnello. Proprio in difesa del cucciola della pecora gli animalisti sono scesi in piazza durante la Domenica delle Palme, apparentemente però senza curarsi troppo dell’ambiente. Per tutta la settimana la onlus distribuirà volantini su tutto il territorio nazionale: nella sola giornata di domenica ne sono stati consegnati oltre 100mila.
Volantini colorati e di carta spessa, ottenibili – dietro pagamento di 6 euro di costo di spedizione – anche a casa: quanto di peggio si possa fare a livello ambientale. Animalisti sì, ambientalisti no. Un agnello val bene un albero.
Eppure il presidente di Animalisti Italiani, Walter Caporale, ha commentato con soddisfazione l’iniziativa Save the Lamb: “Abbiamo invaso pacificamente chiese e piazze di tante città italiane, dopo un blocco durato 2 anni a causa della pandemia. Tutto ciò è stato possibile grazie al contributo dei volontari che hanno distribuito depliant, adesivi e palloncini a favore di una Pasqua cruelty free, invitando i cattolici italiani a risparmiare la vita degli indifesi agnelli in nome della sua sacralità, tanto declamata dallo stesso Papa Francesco, secondo cui dobbiamo avere rispetto per ogni creatura di Dio e per l’ambiente in cui viviamo”.
Rispetto per l’ambiente in cui viviamo che sembra essere disatteso dai materiali messi in campo per combattere quella che viene definita “un’usanza sanguinaria”. La strage di 2 milioni di agnelli ogni anno va combattuta dagli Animalisti con ogni mezzo, anche se a forte impatto ambientale. Così, dopo l’evento nazionale del 10 aprile, la distribuzione dei volantini proseguirà sino a Pasqua. Con buona pace degli ambientalisti.