Il voto a Milano, Torino, Roma e Napoli con la vittoria dei moderati si inserisce nel solco di un trend internazionale che già dalle Presidenziali Americane e fino alle più recenti elezioni per il dopo-Merkel in Germania, stanno mettendo all’angolo i populismi.
Il giornalista e scrittore Alan Friedman conferma così l’analisi che aveva condiviso con True News commentando gli esiti del primo turno delle Amministrative .“I risultati mostrano come la stragrande maggioranza degli italiani sia moderata e non estremista. Alla fine la gente cerca competenza, serietà e pragmatismo, anziché demagogia, non lasciandosi influenzare dalla polemica che abbiamo visto acuirsi in questo periodo”, ha affermato, aggiungendo che “tutto questo fa parte della tendenza, anche a livello internazionale, alla moderazione che prevale, se non addirittura sostituisce, il populismo”.
Riguardo alla scarsa affluenza alle urne, che ad esempio negli Stati Uniti, suo Paese natale, spesso arriva fino al 60% come accaduto questa volta anche da noi, ha dichiarato: “Normalmente in Italia l’astensionismo si attesta attorno al 30%, in questo caso è stato più alto: evidentemente chi grida contro il green pass e chi cerca di creare caos si è arenato più che attirare l’elettorato”.
E proprio a proposito dell’escalation di proteste legate al certificato verde, Friedman torna al parallelismo con gli Usa.
“No vax e no green pass sono una piccola minoranza”
“I no vax e i no green pass in Italia sono una piccola minoranza e il voto mostra anche questo: saranno circa il 5-10%. Negli Stati Uniti rappresentano fino a un terzo dell’elettorato, quindi percentuali ben diverse”.
Rispetto a chi vede nell’esito delle Comunali un endorsement al governo Draghi, però, Friedman risulta più cauto. “Credo che più che un appoggio all’esecutivo sia un’espressione della volontà di concretezza e autorevolezza. Che poi queste caratteristiche vengano attribuite all’operato del Presidente del Consiglio, è un passaggio indiretto”.
“La sfida di Roma? I rifiuti”
Infine, guardando alle sfide che attendono soprattutto i sindaci delle grandi città, il giornalista non ha dubbi: “A Roma la sfida sarebbe di spazzare via tutti i rifiuti, di ogni tipo. A Milano che Sala continui con la sua serietà e il suo atteggiamento pro business”.