Home Politics Bestia, che dolore! Boldi loda Meloni su Instagram e finisce ricoperto di insulti

Bestia, che dolore! Boldi loda Meloni su Instagram e finisce ricoperto di insulti

Bestia, che dolore! Boldi loda Meloni su Instagram e finisce ricoperto di insulti

Può un messaggio di auguri di Ferragosto diventare un caso politico? Sì, se la destinataria è la premier Giorgia Meloni. Chiedere a Massimo Boldi, costretto a cancellare da Instagram i suoi elogi alla leader di Fratelli d’Italia

Può un messaggio di auguri di Ferragosto diventare un caso politico? Sì, se la destinataria è la premier Giorgia Meloni. E se a inviarlo è un personaggio famoso. Ovvero Massimo Boldi. “Buon Ferragosto ben amata Giorgia, nostra presidente del Consiglio della Repubblica, sei sempre più forte e stai cambiando il nostro Paese il meglio. Ed io non posso far altro che ringraziarti e continuare alzare dalla tua parte. Ti abbraccio a te e a tutta la tua famiglia, Massimo Boldi”. Una dichiarazione di totale stima politica che però è stata malissimo digerita dai fan di “Cipollino” e dagli altri internauti, che hanno riempito di insulti la bacheca dell’anziano attore. Accusato – e questo era uno dei commenti più pacati – di essere alla disperata ricerca di lavoro, magari in Rai. Alla fine l’ex star dei cinepanettoni ha scelto di cancellare il messaggio. Non prima che questo fosse però già stato screenshottato e fatto circolare sui social.

Meloni risponde a Boldi: “Un abbraccio, che tristezza gli odiatori di professione”

A sostegno del malcapitato Boldi è giunta la stessa Giorgia Meloni: “E’ triste vedere come, nel mondo degli odiatori di professione, persino un semplice commento di auguri di buon Ferragosto possa scatenare insulti di massa e offese gratuite. Esprimo la mia solidarietà a Massimo Boldi, e gli mando un grande abbraccio”.

Santanchè: “Vietato elogiare la Meloni”

Ha aggiunto le proprie riflessioni anche il ministro Daniela Santanchè: “Vietato elogiare la Meloni. La sinistra e le pseudo vittime della censura denunciano la poca libertà di parola, ma se poi qualcuno elogia pubblicamente il premier, lo può fare solo a suo rischio e pericolo”.