Perché leggere questo articolo? Il pressing della Lega “per un’iniziativa diplomatica” sulla guerra in Ucraina manda in tilt maggioranza e opposizione. True-News.it ne ha parlato con Enrico Borghi, capogruppo di Italia Viva in Senato.
Un ordine del giorno che rischia di scomporre il quadro politico. Spaccando la maggioranza e l’opposizione. Il testo di Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega in Senato, in cui si chiede al governo “di cercare una soluzione diplomatica per il conflitto in Ucraina “terremota” il Parlamento. Con un occhio alla possibile rielezione di Donald Trump alla guida degli Stati Uniti d’America.
“L’iniziativa diplomatica” per stoppare l’invasione di Putin
Il Carroccio parte da una premessa, che smonta anche la linea tenuta fino a questo momento dalla premier Giorgia Meloni. Ovvero che “nessuna delle due parti può vincere”. Da qui l’urgenza che l’Italia si faccia promotrice di “un percorso diplomatico nelle competenti sedi europee”. Un siluro inaspettato, che mette in imbarazzo sia Fratelli d’Italia sia il Pd.
Borghi: “La Lega spacca maggioranza e opposizione”
A poche ore dall’inizio della discussione in Aula, lo spiega a True-News.it Enrico Borghi, capogruppo di Italia Viva-Il Centro-Renew Europe a Palazzo Madama. “Veda, bisogna vedere come voteranno i vari partiti, ma è chiaro che questo ordine del giorno pone due problemi politici: uno per la maggioranza e uno per il cosiddetto ‘campo largo’”, dice Borghi dal Senato durante una pausa dei lavori. Infatti i renziani si tuffano subito nella polemica, alla ricerca di contraddizioni, a destra come a sinistra.
Per Borghi “l’odg sembra scritto da Conte”
“È un testo che, escluso il dispositivo finale, sembra scritto da Giuseppe Conte”, continua Borghi parlando con True-News.it. E ancora: “Il contenuto è molto chiaro e apre una crepa in maggioranza”. Intanto il capogruppo di Fdi a Montecitorio Tommaso Foti prende le distanze e bolla l’odg come frutto di “un’iniziativa personale” da parte del leghista Romeo. Il capogruppo di Italia Viva a Palazzo Madama ne approfitta e infilza: “C’è una divaricazione in maggioranza, perché la Lega scrive cose opposte a quelle che dice e che ha sempre detto Meloni, anche in campagna elettorale”. Per Borghi “votare questo ordine del giorno significherebbe smentire alla lettera ciò che ha sempre espresso il governo”.
Salvini e la corsa di Trump
Ma dietro ci sarebbe una strategia più profonda, che “mira a intestarsi il trumpismo in vista delle elezioni americane”. Intanto si va verso una riformulazione dell’ordine del giorno presentato da Romeo. Ma quello che Borghi definisce “un segnale” è stato già mandato a Palazzo Chigi da parte della Lega. Il capogruppo di Iv è convinto che “la politica estera può diventare un problema per la tenuta del governo”. E che, al netto di come andrà la votazione, “quello italiano si configura come il Parlamento più filo-Putin d’Europa, alla pari di quello dell’Ungheria”. Insomma, “la Lega vuole andare in pressione su Meloni sulla politica estera”.
Borghi: “Conte punta all’asse gialloverde”
E poi c’è l’opposizione. “L’operazione di Conte anche guarda a Trump e punta a una riedizione dei migliori momenti del governo gialloverde”, continua Borghi. “Con le dichiarazioni in sostegno alle posizioni della Lega, Conte vuole spaccare il Partito Democratico, che infatti è nel caos da stamattina”, riflette ancora il capogruppo renziano a Palazzo Madama. Con Conte che incalza il Pd sul pacifismo, sia sul Medio Oriente sia sull’Ucraina.