“L’inchiesta persegue dei reati così difficili da dimostrare che il rischio che non si arrivi a condanne, per epidemia colposa, è alto“. Francesco Borgonovo, vice-direttore de La Verità, commenta così – contattato da True-News.it – l’inchiesta della Procura di Bergamo sulla gestione del Covid nel 2020.
Borgonovo: “Sappiamo chi ha detto che cosa, abbiamo visto i verbali delle riunioni”
Per il giornalista, “il punto centrale è la difficoltà nel dare risposte in un quadro complesso di gestione della pandemia. Complessa perchè lo hanno complicato”. Su questi aspetti, saranno le indagini ad accertare responsabilità e presunte colpe. Ma Borgonovo non ha dubbi sulle responsabilità politiche: “Sappiamo chi ha detto che cosa, abbiamo visto i verbali delle riunioni. Ieri Giuseppe Conte ha detto che non avevamo un manuale d’istruzione per gestire il virus. Ma è assurdo: c’era il piano pandemico. E lo aveva detto Speranza tempo fa. Le ripetono da tre anni insultando i cittadini”. “Ci ricordiamo le decisioni che sono state prese. Ricciardi che autorizza l’ingresso di migliaia di persone da Wuhan o che ricorre al lockdown per cieca disperazione”.
Borgonovo, Crisanti: “Non so come faccia a stare nello stesso partito con Speranza”
Tra i virologi e gli esperti, che hanno caratterizzato i periodi di quarantena, figura anche Andrea Crisanti. Coinvolto nell’inchiesta come consulente ma attualmente nelle vesti di senatore del Pd. Borgonovo contesta la sua posizione: “Non so come possa stare in un partito assieme a Speranza che spesso ha criticato”.
La commissione d’inchiesta parlamentare: “Serve una verità politica”
Mentre i pm di Bergamo lavorano sul fronte giudiziario, è stata istituita una commissione d’inchiesta parlamentare sulla gestione del virus: “Serve una verità politica, delle condanne politiche. E dalla Commissione parlamentare possono uscire: può mettere giù dei fatti di un certo tipo. Al di là della verità giudiziaria, ci sono persone che sono stanchi di ascoltare balle”.