Perché leggere questo articolo? Dopo l’elezione, che? Il programma di Ilaria Salis (che ha disertato la festa di Avs) è ancora un’incognita. Non compare nemmeno sul sito del comitato elettorale.
Ilaria Salis andrà all’Europarlamento, e questo è un fatto. Che cosa proporrà la neo-eletta deputata, invece, appartiene più al campo delle ipotesi. Dopo quattrocento sessantasei giorni in carcere in Ungheria, finalmente Salis è tornata libera e andrà a Bruxelles. Il punto è capire quali istanze e quali iniziative – oltre all’antifascismo che ha contrassegnato la sua biografia e indirizzato la parabole politica – la 40enne maestra monzese porterà all’Europarlamento. Al momento, le incognite sono più delle certezze. E, se possibile, aumentano dopo la prima “non” uscita pubblica di Ilaria Salis di ieri.
Salis, se il buon giorno si vede dal mattino
Nonostante le conferme, Ilaria Salis ha disertato il videocollegamento alla festa milanese di Sinistra Italiana, prevista per domenica. Più che comprensibile, visto che la neo-eletta parlamentare era tornata solo sabato in Italia, dopo una lunga traversata di 16 ore di macchina dall’Ungheria. Arrivata nella serata di sabato a casa dei genitori a Monza, Salis ha fatto sapere di “non essere nelle condizioni di intervenire.
Come riportano i giornali, però, dietro la mancata partecipazione di Ilaria Salis in collegamento alla festa di Avs ci sarebbe anche un “fraintendimento“. Spiega Ansa che quello che Salis credeva essere un collegamento privato col partito era in realtà un evento pubblico, e anche per questo avrebbe deciso di lasciare la parola al padre. Roberto Salis ha fatto sapere che nei prossimi giorni Ilaria “inizierà la sua campagna di comunicazione nel ruolo che le compete“.
Oltre l’antifascismo poco
Dopo aver festeggiato in famiglia il suo 40esimo compleanno, Salis continuerà a studiare e cercare di capire tutto quello che è successo in Italia, programmando i suoi primi interventi e iniziative da europarlamentare. Intorno alla figura di Ilaria Salis, dopo gli eccessi di entusiasmi e odi che ogni campagna elettorale porta con sé, iniziano a sorgere le prime domande. Qual è il programma della maestra monzese, quali i temi che le stanno maggiormente a cuore, su cui indirizzare la propria attività poltica?
Sul programma di Salis regna un certo scetticismo. Lo ha fatto notare Wired, in un’intervista al padre Roberto, che di Ilaria Salis è stato portavoce fino a poco fa, e che ha preso il posto della figlia nel collegamento alla festa di Avs. *”“Ilaria condivide e si identifica nelle tematiche del programma di Avs – sintetizza il padre -. A questi, però, aggiungerà una serie di punti suoi, che ne caratterizzeranno il quinquennio a Strasburgo: una riflessione costante sulla condizione carceraria, sulle ingiustizie, sul fatto che ancora esistano disparità sociali inaccettabili”.
In una delle poche interviste concesse (a Repubblica, il 31 maggio scorso), Ilaria ha ribadito il concetto. Alla domanda su quale sarebbe la prima iniziativa all’Europarlamento in caso di elezione, ha risposto: “Sicuramente i diritti umani dei detenuti in Europa e in Italia. Voglio partire dalla mia storia personale, trasformandola in qualcosa di costruttivo. Sono un’insegnante precaria e militante antifascista, mi voglio battere per il diritto all’istruzione, i diritti dei lavoratori e dei precari, per contrastare le destre radicali e ogni forma di intolleranza.
Nel comitato elettorale di Salis non c’è un programma
Per sostenere la propria campagna elettorale in condizioni proibitive è nato un comitato elettorale per Ilaria Salis. Il comitato ha coordinato una raccolta fondi e organizzato eventi al fine di sensibilizzare le istituzioni italiane e trasferire la gestione delle misure cautelari in Italia. Sul sito compaiono iniziative e aggiornamenti sulla condizione di Salis. Poi ci sono prospettive, come quella di un libro. Non una riga di programma. Dal comitato elettorale non è possibile carpire quali siano le idee, le iniziative e gli obiettivi di Ilaria Salis all’Europarlamento.