Perché leggere questo articolo? “Ammiro Giorgia Meloni e sua sorella Arianna”. Parole e musica di Carla Ruocco, ex pasionaria Cinque Stelle, convertita sulla via di Atreju.
E’ uno di quei giorni della politica italiana. Le notizie fresche – dopo il weekend conclusivo di Atreju e questi mesi sconvolgenti – sembrano latitare. E allora bisogna ricorrere alla carne da cannone per ricicciare le pagine dei quotidiani. Tra le paginate di disamina dell’affaire Ferragni-Balocco, la vicenda del quadro rubato e ritrovato in mano e il polpettone della Manovra che dovrebbe finalmente uscire dal congelatore – ecco però spuntare una perla. Oggi è uno di quei giorni in cui i giornali rilanciano il termine “pasionaria“. Non trattano di Dolores Ibárruri, Nilde Iotti, Tina Anselmi o Assunta Almirante, ma non frenate gli entusiasmi. Ad accendere la stampa nostrana stamattina è Carla Ruocco.
Carla Ruocco, io professione ex pasionaria
Potreste esservi domandati chi diamine sia Carla Ruocco. Non sentitevi in colpa, è normale. Forse anche salutare: significa che avete passato molte domeniche sera a fare altre che non fosse guardare “Non è l’Arena” di Massimo Giletti. Perché al talk show più caciarone della televisione italiana, Ruocco è stata a lungo ospite di punta, in qualità di volto immagine del Movimento Cinque Stelle contiano. Ruocco è stata la prima ospite in quota grillina di Giletti, erano i bei tempi di “L’Arena” quando il conduttore era ancora presentatore di Mamma Rai.
A cosa si è dovuto cotanto onore? Alla biografia di Carla Ruocco, che è effettivamente significativa. Per lo meno se paragonata al resto della truppa grillina che approdata dieci anni fa in Parlamento, prometteva di aprirlo come una scatoletta di tonno. Grillina della prima ora, vicinissima al comico fondatore che la scelse per promuovere la Giornata dell’Onesta, secondo la tesi, riportata da Roberto Gressi del Corriere della Sera: “Poi un napoletano che parla di onestà è meraviglioso, tu sei modificata geneticamente”.
La storia (finita) dell’uno vale uno
Intendiamoci, Carla Rucco non è il prototipo della napoletanità – quella popolana da commedia neorealista. Nata 50 anni fa nella Napoli bene, prima della politica si è laureata in Economia e commercio con 110 e lode e menzione speciale per la carriera. Carriera che si è incanalata verso incarichi da Ernst & Young e poi due concorsi vinti all’Agenzia delle entrate. Verrebbe quasi da chiedersi cosa abbia convinto una quarantenne di così belle speranze a seguire le orme di Luigi Di Maio. Addirittura fino all’estremo gesto di entrare nel “partito da zero virgola” dell’ex Ministro.
Impegno civico ha rappresentato il canto del cigno politico di Di Maio, e con lui di Carla Ruocco. La vestale dell’ortodossia grillina è sparita dai radar all’indomani del voto del 25 settembre scorso. Non dopo aver rinnegato il sacro fuoco che ha accesso il Movimento, a partite dal motto “Uno vale uno“. Già nel 2019 si avvertivano i segni del cambio di vento, con il pasticciaccio brutto di una mail che avrebbe dovuto essere riservata al solo cerimoniere, e invece inoltrata per errore a tutto lo staff di Palazzo Chigi. “Buongiorno, per la Presidente On. Carla Ruocco è stato riservato un posto tra le autorità?”. Secca la sconfessione della linea da parte di Ruocco: “Quella storia è finita. Io c’ero, alla nascita. Ma alcuni di noi si sono evoluti. Non conta più l’uno vale uno, una regola che non mi è mai piaciuta. Vale il merito, l’esperienza e lo studio“.
Ruocco e la conversione sulla via di Atreju
Di recente, però, Ruocco è stata riavvistata di recente in zona Castel Sant’Angelo. A chi le ha chiesto conto della conversione sulla via di Atreju, Ruocco ha risposto: “Fratelli d’Italia è un partito importante, ammiro molto la presidente del Consiglio e sua sorella Arianna“. E’ solo l’ultimo degli apprezzamenti dell’ex pasionaria al vento che è cambiato. Il 23 novembre 2022, giorno dell’insediamento della premier Meloni, Ruocco aveva twittato sul social di Elon Musk (anche lui ospite della kermesse di Fratelli d’Italia): “Auguri alla prima donna presidente del Consiglio! Un passo avanti per tutte noi!”. Solo gli stupidi non cambiano mai idea. E Ruocco è tante cose, ma certamente non stupida.