Perché questo articolo potrebbe interessarti? La nomina dell’ex direttore dell’Agi Mario Sechi come nuovo capo ufficio stampa di Palazzo Chigi sta facendo discutere da settimane. Prima il tira e molla politico precedente all’ufficializzazione dell’incarico e ora le polemiche sul suo compenso, 180mila euro all’anno. Più dei suoi predecessori. Ma che cosa fanno adesso gli ex portavoce e capo ufficio stampa dei presidenti del Consiglio?
La nomina dell’ex direttore dell’Agi Mario Sechi come nuovo capo ufficio stampa di Palazzo Chigi sta facendo discutere da settimane. Prima il tira e molla politico precedente all’ufficializzazione dell’incarico e ora le polemiche sul suo compenso, 180mila euro all’anno. Più dei suoi predecessori. Ma che cosa fanno adesso gli ex portavoce e capo ufficio stampa dei presidenti del Consiglio? C’è chi è tornato al lavoro precedente, chi continua a seguire il proprio leader e chi è entrato in politica in prima persona. Davanti le quinte, non più dietro. Come Antonio Tajani, ormai politico di lungo corso, attuale ministro degli Esteri, già presidente del Parlamento europeo. Il vicepremier e pezzo da novanta di Forza Italia, però, ha avuto un passato da portavoce della presidenza del Consiglio.
Tajani e Bonaiuti, i portavoce di Berlusconi fanno strada
Tajani è infatti un giornalista e prima di approdare a Palazzo Chigi nelle vesti di comunicatore, nel 1994 durante il primo governo guidato da Silvio Berlusconi, ha lavorato in Rai al Giornale Radio di Rai Radio 1 ed è stato capo della redazione romana del quotidiano Il Giornale, allora diretto da Indro Montanelli ma già di proprietà di Silvio Berlusconi. Poi il ruolo nella fondazione di Forza Italia e la nomina a portavoce della presidenza del Consiglio.
Tajani non è l’unico portavoce di un premier ad aver intrapreso la carriera politica. L’altro storico portavoce di Berlusconi, Paolo Bonaiuti, oggi scomparso, ha anche ricoperto per due volte la carica di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, dal 2001 al 2006 e poi dal 2008 al 2011.
L’ex portavoce di Renzi ora è un senatore
Una parabola simile a quella di un altro spin doctor che ha avuto un’importanza decisiva nel passaggio della comunicazione politica e istituzionale dall’era analogica a quella dei social media. Parliamo di Filippo Sensi, alias Nomfup, il nome con cui è conosciuto su Twitter l’ex portavoce di Matteo Renzi e Paolo Gentiloni a Palazzo Chigi. Sensi il 21 marzo scorso è diventato senatore del Pd, dopo essere subentrato a Bruno Astorre, morto suicida dopo essersi lanciato da una finestra degli uffici del Senato a Palazzo Cenci. L’ex portavoce e capo ufficio stampa dei premier Renzi e Gentiloni è stato già deputato dem dal 2018 al 2022.
I Lothar di D’Alema, tra lobbying e animali
Sempre a sinistra, ma tornando indietro nel tempo, ai tempi del governo guidato da Massimo D’Alema il portavoce era il giornalista de L’Unità Pasquale Cascella – poi diventato consigliere di Giorgio Napolitano al Quirinale e sindaco di Barletta – anche se i veri due “uomini ombra” che hanno lasciato il segno in quella stagione alla fine degli anni ’90 sono stati i Lothar, soprannominati così per la calvizie, Claudio Velardi (consigliere politico) e Fabrizio Rondolino (consigliere per l’immagine e la comunicazione). Velardi ora si occupa di lobbying, Rondolino fa il giornalista e lo scrittore e scrive di cani e gatti per il sito del Corriere della Sera.
La portavoce di Letta, da Chigi al Nazareno
La coppia che si è occupata di comunicazione con Enrico Letta a Palazzo Chigi era formata dai giornalisti Gian Marco Trevisi e Monica Nardi. Trevisi è tornato a al Gr di Rai Radio 1, mentre Nardi ha seguito Letta nel suo periodo da segretario del Partito Democratico.
Passando ai tecnici troviamo Elisabetta Olivi, detta Betty, portavoce del presidente del Consiglio Mario Monti. Ex funzionaria della Commissione Europea, Olivi ora fa parte del Consiglio d’Amministrazione dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Paola Ansuini, ex portavoce di Mario Draghi, è tornata al suo lavoro nella comunicazione di Banca d’Italia.
Casalino, il portavoce chiacchierato
Profili diversi da quello di Rocco Casalino, portavoce e capo ufficio stampa di Giuseppe Conte a Palazzo Chigi, diventato famoso per avere partecipato alla prima edizione del Grande Fratello, adesso responsabile della comunicazione del Movimento 5 Stelle.