Per alcuni sono già i De Luca’s il nuovo scoppiettante progetto che darà un bel po’ di spunti alla politica italiana. Uno è Vincenzo De Luca, volto ormai noto all’opinione pubblica italiana: da presidente della Regione Campania ha saputo ritagliarsi uno spazio mediatico importante, grazie anche a un solido consenso sul territorio e a uno stile irruente. L’altro è Cateno De Luca.
Il Bossi del Sud
In arte “Scateno” per il suo piglio. E’ l’ex sindaco di Messina che però non riesce a non amministrare: così è stato eletto sindaco di Taormina con il suo partito Sud chiama Nord. Ma l’obiettivo non è certo quello di fermarsi in Sicilia, anzi. “Cateno De Luca si è messo in testa di fare il Bossi del Sud, vuole fare un partito del Mezzogiorno, ma pensa anche a una sfida federalista per parlare con il Nord”, spiega una fonte che conosce bene il leader siciliano. L’ambizione è di costruire una forza che rivendichi la natura “sudista”.
Da qui il corteggiamento al suo omonimo campano. Da quanto si apprende, il governatore ha capito che il Pd di Elly Schlein non lo ricandiderà con la scusa del terzo mandato. Davanti a sé ha due opzioni: attendere che la segretaria debba sloggiare prima delle Regionali in Campania, magari per mancanze di risultati, oppure valutare una candidatura esterna.
Cateno con Piero De Luca
Da qui Cateno si è mosso per capire se può portarlo dalla propria parte, condividendo la visione di un meridione da riscattare. Non è passato inosservato che il leader di Sud chiama Nord abbia espressamente manifestato la propria solidarietà a Piero De Luca, che è stato spostato dal ruolo di vice capogruppo alla Camera del Pd a semplice segretario del gruppo stesso. “È stata una retrocessione, anche perché il compito di segretario non significa nulla, a meno che non lo si indichi come segretario d’Aula. Ma è tutto da vedere”, spiega un esponente dem.
Insomma, le manovre di avvicinamento con il presidente della Regione Campania sono iniziate e si dice che lui abbia chiesto informazioni sul suo ambizioso omonimo. Presto per dire cosa farà davvero. “Tanto De Luca farà di tutto per far cadere Schlein prima delle Regionali”, è una tesi molto consolidata in Transatlantico. Altrimenti l’opzione De Luca’s è pronta a essere attivata, perché a quel punto il governatore avvierebbe un confronto con qualsiasi interlocutore.
Terzo Polo in Cateno
Intanto, Cateno De Luca guarda oltre, visto che ha un suo rappresentante a Montecitorio che è chiamato a presidiare il territorio e cercare di fare adepti: è il deputato Francesco Gallo, eletto alle ultime politiche grazie alla vittoria nel collegio uninominale di Messina. “Piano piano inizierà uno scouting per capire se tra i malpancisti dei vari gruppi, dal terzo polo al Partito democratico, qualcuno voglia iniziare ad aderire a Sud chiama Nord per formare magari anche solo una componente a Montecitorio”, si mormora in Transatlantico. Al momento è presto, ma di sicuro le fila degli insoddisfatti sono destinate a crescere in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, Europee in testa.
Del resto a “Scateno” non gli può certo rinfacciare di essere ambiguo o poco chiaro. In una recente intervista al Quotidiano Nazionale ha parlato dell’intenzione di avviare un discorso di alleanze con il Terzo polo. “Ma noi siamo alla ricerca di un matrimonio di interessi: ci interessa cioè individuare con chi saremo in condizione di valorizzare il nostro brand, Sud chiama Nord”, ha messo a verbale. Insomma, nessuna tentazione di intraprendere un discorso strutturale. “De Luca si mostra sveglio, così vuole prendersi qualcosa da Italia viva e Azione, che però non possono rinunciare a cuor leggero a un serbatoio di voti, soprattutto al Sud e ancora di più in Sicilia”, osserva un parlamentare terzopolista. La partita è quindi solo all’inizio.