Quanto paga Cassa Depositi e Prestiti l’affitto della sede di via San Marco a Milano? Non si sa. Da via Goito spiegano di non essere obbligati a rendere conto su queste voci di spesa rispetto a quanto sborsano (ma anche quanto incassano, dall’altra parte, per singolo immobile in locazione). Non diversamente da un privato. Eppure è interessante. Perché la sede meneghina del braccio finanziario del Tesoro è di Blackstone. Che l’ha acquistata da RCS nel 2013 nell’ambito della partita finanziario-immobiliare che ha poi visto Urbano Cairo portare in tribunale il colosso americano con accuse pesanti di usura e anatocismo.
Il lodo Blackstone-Rcs alla Camera Arbitrale di Milano si è risolto con una netta vittoria dei legali del fondo americano. La linea degli avvocati Carlo Pavesi, Francesco Gatti, Giuseppe Iannacone, Stefano Verzani e Anna Melgrati ha schiacciato quella di Sergio Erede e il suo team. Il tribunale arbitrale presieduto da Renato Rodorf ha rigettato il maxi risarcimento chiesto dal più “puro” degli editori italiani a Kryalos (Blackstone) in qualità di gestore del fondo Delphine
Ma nelle maglie del lodo – che pure conferma come la sede di via Solferino sia stata sottovalutata all’epoca della compravendita, prima di affittarla nuovamente al Corriere della Sera – si trovano anche spunti sulla sede che sarà poi di Cassa Depositi e Prestiti a partire dal 2017.
Cdp, l’affitto della sede di via San Marco a Milano
Insieme a via Solferino 28 il “lotto” di vendita prevedeva anche le via Balzan 3 e via San Marco 21. RCS da l’incarico a Banca IMI – la investment bank di Intesa Sanpaolo – di tastare il mercato in qualità di advisor, sollecitando gli operatori a presentare manifestazioni d’interesse. Seguono accordi confidenziali con 16 operatori.
A maggio 2014 arrivano tre offerte e il cda del gruppo italiano – con il vecchio azionariato, pre Cairo – stipula un contratto preliminare con il quale promette a Blackstone la vendita dei tre immobili attraverso la lussemburghese Sforza Holdco prevedendo che l’acquirente avrebbe poi concesso in locazione gli stessi immobili alla parte venditrice.
Cifra? 120 milioni di euro per la compravendita. 10,4 milioni per il canone annuo d’affitto. L’accordo verrà contestato dalla nuova proprietà anche per le condizioni di sofferenza economica durante le quali era stato negoziato e da qui la vicenda giudiziaria.
Milano, quanto paga Cdp per l’affitto in via San Marco a Blackstone?
Ora sarebbe interessante sapere quanto paga Cassa, e quindi lo Stato italiano, a Blackstone per la sede oggetto di una così intricata conflittualità d’interessi. E anche quali siano le clausole rescissorie, se presenti, dei contratti.
La stampa di settore ha parlato nel 2017 al momento dell’ingresso nella nuova sede di un canone da 3,8 milioni l’anno ma Cdp non conferma quella cifra e fa sapere a True-News di non avere obblighi in questo senso. Dalla relazione finanziaria 2020 del gruppo non si trova effettivamente traccia di una voce disaggregata per quell’edificio e nemmeno i dati della European Public Real Estate Association (Epra) aiutano a orientarsi. Mistero? Sì ma non complotto.
È prassi in questi casi la firma di accordi di non divulgazione (NDA) che vengono utilizzati dagli operatori per non esporsi alle ricerche di mercato specifiche. Si trovano prezzi medi, non prezzi al dettaglio. Il motivo? Evitare di perdere potere di negoziazione durante una trattativa facendo a sapere al mondo intero quanto è lungo il cordone della borsa. Il capitale è globale – certo – ma molto riservato.