di Franco D’Alfonso*
Negli scorsi giorni è stata presentata dal sindaco Beppe Sala una “nuova” lista a suo sostegno centrata sulla richiesta di centralità del Sindaco e del Comune per la medicina del territorio. Noi non possiamo che esserne felici, dal momento che la tesi “Tutto il potere sanitario al Sindaco” è proprio quanto avevano sostenuto i Consiglieri comunali di Alleanza Civica a più riprese in Consiglio Comunale.
Avevamo persino richiesto – pensate un po’ – anche l’immediata allocazione di risorse per realizzare esperimenti di “Casa della salute” utilizzando i 500 mila euro del Fondo di Mutuo Soccorso per realizzare due hub vaccinali e di controllo, uno in area privata in un “Supercondominio” ed uno in uno “Spazio pubblico” del quartiere Olmi o Niguarda o comunque in un quartiere con meno servizi socio-sanitari rispetto ad altri.
Comunali Milano, nuova lista (civetta) “Milano in salute”
Purtroppo, né in quell’occasione né nei mesi seguenti, la proposta fu mai presa nemmeno in considerazione e anzi addirittura venne bollata come “non prevista dalle norme” da parte di molti che oggi si affollano a rilanciarla utilizzando addirittura lo slogan “Milano in salute”, che è il titolo che introduce il programma di Alleanza Civica pubblicato e registrato ormai nel settembre 2020, giusto sei mesi prima, quanto basta per la legge che regolamenta i diritti d’autore.
Ma metterla su questo piano potrebbe sembrare quasi clima da 5Stelle, che noi non frequentiamo e tanto meno ci piace imitare. In fondo il valore vero dei civici è diffondere idee e proposte. Ed è sempre un grande piacere quando qualcuno, tanto più se importante, le raccoglie e le rilancia.
Se… se ne riconoscesse una volta tanto il valore – e non dico la paternità ma lo stimolo – sembrerebbe perfino frutto di un lavoro politico e non della scoperta del tesoro del pirata Barbanera.
Ma se i Civici possono appellarsi al galateo del civismo, la politica però deve per forza utilizzare altri criteri di giudizio, per misurare efficacia, valore e coerenza sia degli obiettivi che ci si pone che delle alleanze e dei metodi nel perseguirli.
Comunali Milano, Italia Viva contro l’ennesima “lista civetta”
Se questo è vero, non è assolutamente da sottovalutare la posizione assunta da Italia Viva nei confronti di quella che viene denominata “ennesima Lista civetta”, con tutti i rischi di frantumazione elettorale che comporta.
Un allarme tanto più serio e condivisibile se lo si mette a confronto con lo sforzo unitario che le forze riformiste liberali e democratiche stanno facendo proprio a Milano, da dove potrebbe partire un esperimento di alleanze, capaci di andare ‘Oltre’ contrapposizioni ormai stereotipate, e anzi utile per l’evoluzione del sistema politico nazionale nell’epoca del Recovery Fund e della ricostruzione post Covid di cui c’è drammatico bisogno.
Post scriptum
A proposito, se si volessero utilizzare quei famosi 500 mila euro donati dai milanesi a questo fine, si può ancora farlo: sono ancora lì, un po’ impropriamente e stranamente fra i residui chiamati “avanzi di amministrazione” del Comune di Milano, siamo ancora in tempo…