Milano, città che cade ma sa anche rialzarsi e ripartire. Dal salone del design ai grandi piani di riqualificazione delle periferie, l’allargamento e potenziamento delle reti ferroviarie e di trasporto locale per le Olimpiadi invernali del 2026, e perché no, diventare sede del Tribunale europeo dei brevetti: Milano continua a dimostrare il suo coraggio. Lo hanno ricordato i 40 relatori tra autorità, ministri, imprenditori e intellettuali che vivono e lavorano nel capoluogo lombardo durante “I discorsi del coraggio’, evento di Direzione Nord, giunta all’undicesima edizione, promossa da Centro Studi Grande Milano e dall’Associazione Amici delle Stelline e organizzata da Inrete Srl.
“A Nord dell’Italia c’è l’Europa, a cui dobbiamo guardare, altrimenti non c’è futuro. L’evento di oggi è un atto di resistenza, in un momento in cui è sempre più difficile organizzare manifestazioni del genere. Noi invece vogliamo continuare a farlo, oggi ricordando anche la figura dell’ex sindaco di Milano, Carlo Tognoli, a cui viene intitolato il chiostro della Magnolia del palazzo delle Stelline”, ha detto in apertura Fabio Massa, presidente dell’Associazione Amici delle Stelline. Tognoli è stato ricordato dall’ex primo cittadino di Milano, Gabriele Albertini, come un “sindaco realizzatore e pacificatore, perché nei difficili anni di piombo ha saputo guardare oltre il sangue e le violenze”.
“Coraggio è produrre idee radicali – ha detto Stefano Boeri, architetto e presidente della Triennale di Milano – Con la settimana del design abbiamo mostrato un coraggio straordinario, nel tenere accesa la città. Quando a giugno con il sindaco e l’assessore Tajani abbiamo riunito tutti i vari attori interessati, abbiamo capito che ce l’avremmo fatta, perché abbiamo sentito di voler rischiare e mantenere ferma un’occasione che fa di Milano una delle capitali del mondo. È una prova di come il coraggio in politica paghi sempre”.
Guardando al futuro, per Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A, è ormai urgente lavorare sul “rischio dei cambiamenti climatici”, per Simone Dragone, presidente Mm, sulla “transizione ambientale non più differibile” e per Enrico Pazzali, presidente Fondazione Fiera , “sulla sfida tecnologica”. Per Andrea Abodi, presidente dell’Istituto per il Credito sportivo, “abbiamo il dovere di rispettare le regole ma anche quello di uscire un po’ fuori dagli schemi”, e per Igor De Biasio, Chief Executive Officer Arexpo, “serve ascoltarci per davvero e cercare nel confronto elementi di unione delle comunità ad ogni livello”.
Fabio Bergamini, Regional Public Affaris Head di Sanofi Italia, ha poi rimarcato come la sua azienda abbia “affrontato la pandemia mettendo in campo delle strategie comuni che a Milano hanno trovato un punto di riferimento perché con il Comune e la Regione abbiamo sempre costruito dei percorsi di partnership”.
Ma nel prossimo futuro ci sono molti progetti concreti su cui si sta lavorando a Milano, come quello di rigenerazione urbana presentato a luglio dal gruppo Fnm, che detiene il 50% di TreNord. “E’ uno progetti più grandi d’Europa nel suo genere – ha spiegato da Andrea Gibelli, presidente del gruppo – che vede integrati insieme 6 progetti fra loro, su un’area di 72 chilometri quadrati da Milano Cadorna a Malpensa, e che sarà già apprezzabile alle prossime Olimpiadi invernali di Cortina e Milano”. Il piano, oltre alla piantumazione di 1800 alberi, prevede la realizzazione di nuovi progetti nelle 4 stazioni di Milano Cadorna, Milano Bovisa, Saronno e Busto Arsizio, con il coinvolgimento di 24 amministrazioni locali.
Arrigo Giana, direttore generale di Atm, ha invece confermato “un piano di investimenti ambizioso per dare nel 2030 alla città una gestione totalmente sostenibile del trasporto pubblico, con 5 linee di metropolitana, una riconversione totale di tutto il parco autobus a idrogeno, e una linea ferroviaria e di tram in salute”. E tra gli altri obiettivi futuri, Guido Camera, presidente di Italiastatodiritto, ha indicato “l’opportunità di aggiudicarsi la sede del Tribunale europeo dei brevetti dedicata al settore chimico-farmaceutico”, in sostituzione di Londra, ora fuori dall’Unione europea per la Brexit. In conclusione Alessandro Russo, presidente del Gruppo Cap, “questa sfida sulla visione prospettica consentirà a Milano di essere in grado ancora di anticipare i tempi”.