Home Politics Da Twitch a TikTok fino a Netflix: il dissing diventa fenomeno editoriale

Da Twitch a TikTok fino a Netflix: il dissing diventa fenomeno editoriale

Da Twitch a TikTok fino a Netflix: il dissing diventa fenomeno editoriale

Una volta a darsele a colpi di rime e attacchi musicali erano i rapper. Sono rimasti nella storia i dissing degli anni ’90, periodo d’oro per l’hip-hop, tra Tupac e Notorius B.I.G o il più recentre scontro, a gennaio 2021, che ha coinvolto Snoop Doog e Eminem. Ma i dissing non si sono fermati soltanto agli Stati Uniti. Ne abbiamo di esempi anche in Italia: Marracash e Gue Pequeno nel 2017, dalle pagine del Corriere, accusarono Fedez di “pensare solo ai soldi”. Dai social, il marito della Ferragni non esitò a rispondere per le rime.

Il dissing accresce la popolarità dei creator

Oggi, però, il dissing non coinvolge più solo i rapper o i politici nei talk show o negli scambi su Twitter che poi diventano materiale per i box dei giornali. I dissing stanno conquistando le nuove piattaforme perr l’intrattenimento da Twitch a Netlifx. Una sorta di ondata editoriale.
Perchè il dissing tira e attira: fa maturare like, commenti, repost. Popolarità. Provate a cercare la parola “dissing” su Twitch. Si apre un mondo di streamer che si insultano tra di loro in dirette o video separati.

https://www.youtube.com/watch?v=UycIR_tWfL0

E il meglio, o il peggio – a voi la scelta – è su TikTok. C’è un canale interamente dedicato alla pratica degli insulti reciproci: si chiama “zona_dissing” e conta più di 18mila like. In un video, due ragazzi si sfidano a colpi di rime: uno fa ironia sulle origini cinesi dell’altro che, per risposta, mette al centro della barra la madre.

“absolutebiagio_” e la ragazza dissata

Più di successo il filmato postato da “absolutebiagio_”: il protagonista, che sulla piattaforma blatera di calcio, si trova a contatto con una ragazzina e la apostrofa “amore mio”. Lei non la prende bene e rimanda l’appellattivo alla sorella del tiktoker. Poi “absolutebiagio”, rivolgendosi all’amica, parla dell’uso del trucco da parte delle ragazze. E qui torna in scena la ragazzina che compare nei primi minuti del video: è lei a chiedere all’influencer di essere pagata 5 euro per presentarsi a un successivo evento senza trucco. Lui risponde con il massimo del maschilismo: “Quei 5 euro puoi usarli per fare altro”. Dissata! Risultato dello scambio di offese: 25mila visualizzazioni.

@absolutebiagio_ ragazza distrutta in diretta…🤯||#neiperte #edit #neituoiperte #foryou #foryoufyp #perte #dissing ♬ suono originale – i was biagioexe.00

Lo scontro tra neri e bianchi

Anche PirlasV su TikTok parla essenzialmente di calcio. Ma in un filmato viene dissato da un gruppo di ragazzi neri. A uno, in particolare, che indossa gli occhiali da sole, chiede: “Perchè indossi gli occhiali se non c’è neanche il sole?”. Un amico risponde al tiktoker: “Il sole da voi non arriva perchè il sole bacia i belli”. E il gruppo di bianchi la chiude così con tanto di euforia: “Il sole bacia i brutti perchè i belli li bacian tutti”. Ecco il dissing! Con un giusto un po’ di razzismo.

@pirlasvTitolo del video: Neri Vs Bianchi- Dissing freestyle e rimorchio PirlasV♬ suono originale – PirlasV

I dissing tra TikToker vengono poi riportati su Twitch in uno scambio multicanale all’insegna dell’insulto.

Netflix e la famosa rissa in NBA

I dissing, naturalmente non si scatenano solo sui social. Come sappiamo dal fenomeno delle baby gang, assumono le forme di vere e proprie scazzottate nelle piazze. Le risse spopolano tanto che Netflix ha deciso di decicare un documentario a uno degli episodi più storici della NBA. Accade il 19 novembre 2014: a 45 secondi dal fischio finale e a partita già chiusa in favore degli Indiana Pacers sui Detroit Pistons, un inutile fallo di gioco di Ron Artest scaturisce una violenta reazione di Ben Wallace e una conseguente rissa fra i cestisti in campo. Proprio quando la baruffa sembra sedata, uno spettatore lancia una bibita allo stesso Ron Artest, colpendolo mentre è sdraiato sul tavolo dei segnapunti. Il giocatore non se la tiene: sale sugli spalti, aggredisce lo spettatore e scatena una nuova rissa in campo. Una notte di follia e paura, che rivive in Untold: Rissa in NBA, primo di una serie di documentari Netflix di Chapman e Maclain Way dedicati a vicende sportive dimenticate dai più.
Una vicenda che di sportivo ha ben poco. Ma di rissoso tanto. Come piace ai frequentatori di Twitch e TikTok.