Perché leggere questo articolo? Sparito dai Palazzi della politica, defilato nel rapporto con Giuseppe Conte. La stella di Rocco Casalino si sta eclissando e nella comunicazione del M5s spuntano figure emergenti.
Se prima il mantra, ripetuto dai parlamentari grillini ai giornalisti al seguito del M5s, era “chiamate Rocco” ora è diventato “chiamate la Ricciuti”. Rocco è Casalino, storico spin doctor dei pentastellati, già portavoce di Giuseppe Conte a Palazzo Chigi. Ricciuti invece è Maria Chiara, anche lei cresciuta negli Staff comunicazione dei Cinque Stelle e con un passato al governo con Conte.
Casalino in declino
Stando al borsino delle quotazioni dei comunicatori del M5s, Casalino è dato in declino e Ricciuti in ascesa. L’ex concorrente del Grande Fratello sta lavorando in una posizione più laterale rispetto ai fasti del passato. I maligni dicono che sia stato marginalizzato da Conte. “Si sono molto allontanati, già da subito dopo la campagna elettorale, ma poi l’intervista di Rocco a Belve ha fatto il resto”, spiega a True-News.it una fonte interna al gruppo parlamentare del M5s.
Il riferimento è alla discussa ospitata dell’ex portavoce alla trasmissione condotta da Francesca Fagnani, con tanto di gaffe su Baudelaire. Un passaggio, a quanto pare, non concordato con Conte, che è stato contrariato dalla voglia di apparire del suo uomo della comunicazione.
L’ascesa di Ricciuti nel M5s
Qualcosa si è rotto. Tanto che i cronisti in Transatlantico non fanno altro che sottolineare l’assenza di Casalino dai Palazzi della politica. E si rincorrono le voci su una candidatura dello spin doctor alle prossime europee o addirittura sulla sua tentazione di tornare in tv, il suo antico amore professionale.
Ed ecco che i dossier più delicati sono passati in mano a Ricciuti, soprattutto durante questa fase di rottura e competizione con il Pd di Elly Schlein. Una strategia “autonomista” e di conflitto con il Nazareno, gestita mediaticamente da altre figure all’interno dello Staff del Movimento Cinque Stelle. E così, piuttosto che essere l’ombra di Conte in Parlamento e in giro per l’Italia, Casalino preferisce presidiare la sede grillina di Via di Campo Marzio a Roma, un lussuoso stabile da 12mila euro al mese di affitto, a due passi dal Parlamento.
Dalla monarchia alla collegialità
Anche tra i parlamentari si è fatta meno pesante l’influenza delle direttive del gruppo della comunicazione. Non a caso, non tutti nei gruppi di Camera e Senato amano l’ex portavoce di Conte a Palazzo Chigi. Comunque, al netto delle malelingue e delle polemiche, se in passato l’apparato comunicativo del M5s era una monarchia assoluta, adesso sicuramente si può parlare di una gestione più collegiale. Nei mutati equilibri della comunicazione del M5s spuntano anche figure nuove. Un altro personaggio in ascesa è Samir Hassan, che si vede sempre più spesso alle spalle di Conte durante le uscite pubbliche dell’avvocato di Volturara Appula. Hassan è stato selezionato da Casalino per lavorare con il M5s, ma sta crescendo notevolmente come rete di relazioni nei media e non solo. Il nome del giornalista è conosciuto negli ambienti della sinistra movimentista romana ed è stato portavoce del movimento “Mai con Salvini” prima di approdare alla corte di quello che ormai è diventato il Movimento di Conte.