Cosa ci fa il sindaco di Milano in mezzo a Laforgia, Fratoianni, Elly Schlein? Ad “Equologica 2020” Sala si conquista definitivamente i favori della sinistra
di Francesco Floris
Del “partito di Limonta” e della Große Koalition fra i fedeli di Beppe Sala e gli ex “arancioni” meneghini, abbiamo già parlato. Ma da quando l’ex manager ha ufficializzato la sua ricandidatura per lo scranno più elevato di Palazzo Marino non si ferma un secondo. E va a parlare direttamente con i “vertici”. Per dare vita alla nuova creatura del bestiario politico italiano: la “rete rosso-verde”. Le prove tecniche sono andate in scena sabato 12 dicembre a “Equologica-2020”, forum di discussione via web con 40 tavoli tematici da 90 minuti ciascuno e decine di ospiti. Lo hanno chiamato il primo passo per “mettere insieme la sinistra, l’ecologia, il civismo che si è organizzato in questi anni attorno ad esperienze amministrative e sociali” per “interpretare il futuro nel segno, indissolubile, della giustizia ambientale e della giustizia sociale”. Il debutto in società fra pochi mesi, in primavera, con una serie di liste civiche alla tornata di amministrative nelle grandi città (Milano, Roma, Napoli, Torino). Con chi Beppe Sala deve tessere le fila della propria rielezione e di una proiezione nazionale? Volti noti da parecchi anni e altri più “freschi”: Roberto Speranza; l’astro nascente (ma per i detrattori “foglia di fico”) di Elly Schlein in Emilia; Maurizio Landini per la Cgil; gli economisti Jean Paul Fitoussi e Gunter Pauli. E ancora: Legambiente, il WWF, David Sassoli, la sardina Mattia Santori, Susanna Camusso, Sandro Ruotolo, Roberto Fico, i ministri Nunzia Catalfo e Gaetano Manfredi. Tra i promotori della rete rosso-verde che ha lanciato la giornata anche quel pezzo di “sinistra senza partito” (o senza partito stabile) come Nicola Fratoianni. Oppure il bocconiano e senatore di Liberi e Uguali Francesco Laforgia, l’uomo che ha fondato e/o partecipato a più partiti e associazioni nel mondo, da “èViva” ad “Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista”, passando ovviamente per Ulivo, Pd e Leu. C’è l’ex ministro Lorenzo Fioramonti, il deputato Erasmo Palazzotto, Massimo Zedda, la fuoriuscita dai Cinque Stelle e subito approdata in Leu Paola Nugnes. Che cosa ci faccia lì in mezzo l’ex City Manager di Letizia Moratti fa parte del genio politico di Beppe Sala, con cui si è conquistato una seconda giovinezza.