Oggi, ignorato da quasi tutti i media, il Domani – ovvero il giornale di Carlo De Benedetti – spara in prima pagina un pezzo di Giovanni Tizian sul candidato governatore della Calabria, il favoritissimo Occhiuto. Occhiuto ha un fratello, Mario, che è sindaco di Cosenza da dieci anni. Il candidato alla Regione è un imprenditore – racconta il Domani – e ha dei soci (come praticamente tutti gli imprenditori). Succede, casualmente sotto elezioni, che l’antiriciclaggio della Banca d’Italia, che scatta praticamente ogni volta che si fa un’operazione di entità superiore ai 10mila euro (per esempio, scattò su Attilio Fontana perché aveva dato mandato soldi suoi da un conto suo per una cifra di 250mila euro), faccia una segnalazione su cui indagare. L’antiriciclaggio accende i fari per un bonifico di 21mila euro incassato da Occhiuto, pare perché ha venduto delle quote. E fin qui: gli imprenditori capita che vendano quote e 21mila euro non sono una grande cifra. Quindi: c’è un’inchiesta dell’antiriciclaggio, che finisce su un giornale, perché una persona ha incassato 21mila euro. Bene, andiamo avanti.
Indagine dell’antiriciclaggio, tanto rumore per nulla?
Il socio di Occhiuto chi è? Non è una persona “comune”: è il figlio dell’ex vice segretario generale della Camera, ed è stato fino al 2020 commissario dell’AgCom. Il figlio, il socio di Occhiuto, è stato nominato al Corecom. Insomma, è una persona potente in Calabria e probabilmente anche competente e sicuramente vicina agli Occhiuto. Tanto che l’altro fratello l’ha nominato in due società a partecipazione pubblica tra gli amministratori. A questo punto l’articolo chiude dicendo che in effetti pare non ci sia nulla di strano, dopo 70 righe di descrizione in prima pagina.
Riepiloghiamo: un imprenditore incassa 21mila euro perché ha venduto delle quote da un socio, amico e molto potente, che negli anni ha avuto incarichi di vari tipi, anche dal comune di Cosenza dove ha i suoi interessi. Dove sta la notizia? Sta nel fatto che l’imprenditore è candidato in Regione con il centrodestra. Il pezzo non è querelabile, ma il lettore capisce che c’è del marcio. E’ chiaro. Questa cosa a me fa imbestialire. Se ci sono evidenze, si scriva. Se non ci sono evidenze, si lasci perdere il fango.
Attilio Fontana: rinvio a giudizio in arrivo sotto elezioni?
A proposito, tornando a latitudini nordiche: indovinate quando arriverà la richiesta di rinvio a giudizio per Fontana sul caso camici? Qualcuno fa previsioni? Io scommetto un euro – si sa mai che lo perda, meglio scommettere poco – che sarà tra questa settimana e la prossima.