Perché leggere questo articolo? Il centrodestra non ha voluto l’Election Day. Temono che le Europee andranno male e quindi non avrebbero avuto un effetto traino in negativo sulle Regionali? O viceversa sapevano già dei guai in Sardegna e Abruzzo, che avrebbero compromesso il voto per Bruxelles? Vittorio Sgarbi ci racconta di una terza ipotesi, più tecnica.
Paganini non ripete, e così il centrodestra. L’Election Day nel 2022 era andato così male per la coalizione (allora non ancora) di governo, che ha fatto il possibile per non replicarlo nel 2024. Due anni fa si è votato nello stesso giorno alle Amministrative (col centrosinistra che ha conquistato 10 capoluoghi, di cui 5 con “scalpo” al centrodestra) e per 5 quesiti referendari (molti dei quali portavano la firma della Lega) che sono risultati i meno votati d’Italia. Questa è una delle ragioni per cui nel 2024 si è votato e voterà a spizzichi e bocconi per tutto l’anno. Ma il fantasma del passato non è l’unica ragione.
L’Election Day sarà solo in versione ridotta
Il 2024 passerà alla storia come l’anno con più elezioni della storia. Un report dell’Economist mostra come in questo anno più di metà della popolazione globale sarà chiamata alle urne. Dagli Stati uniti al Regno Unito, passando per India e Russia. Dalle elezioni del 2024 potrebbe passare il futuro della democrazia mondiale. Da noi in Italia non ci sono le Politiche, ma con la Sardegna è inizia un denso anno di appuntamenti elettorali. Che durerà fino a giugno, e con un solo “mini” Election Day.
Dopo il voto sardo del 25 febbraio, tocca all’Abruzzo domenica 10 marzo. Si passerà poi alle Regionali in Basilicata, il 21 e 22 aprile. Infine, arriverà un Election Day, ma in formato minore: nel weekend dell’8 e 9 giugno i cittadini del Piemonte potranno votare per le Regionali e per le Europee. Sono proprio le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo un tema per il centrodestra.
Perché non si vota tutto in un giorno
Lo scorso 25 gennaio il Consiglio dei Ministri ha approvato il dl Elezioni. Si tratta del decreto che disciplina gli “Election day” del 2024. Le Europee, 4 Regionali e 3701 comuni, per un totale di 17 milioni di italiani chiamati a un supplemento di voto. La norma aveva previsto la possibilità di accorpare le elezioni Europee ad altri appuntamenti, regionali o comunali, che si terranno tra l’8 e il 9 giugno.
Eppure, non è stata attivata. Quindi ci saranno tante tornate elettorali in giorni differenti. Perché il centrodestra non ha voluto un unico Election Day? Le ipotesi sono sostanzialmente due, complementari tra loro. O temono che le Europee andranno male, e quindi vogliono evitare l’effetto traino. O, viceversa, nella maggioranza sapevano già che in Sardegna e Abruzzo tirava una brutta aria, che avrebbe danneggiato la campagna europea.
Sgarbi e l’errore del centrodestra sull’Europee
C’è poi una terza possibilità, che Vittorio Sgarbi, già Sottosegretario alla Cultura e leader di Rinascimento, che punta ad allargare il campo del centrodestra, racconta a True-news.it. “Il problema è che le elezioni regionali hanno delle scadenze che sono quinquennali e determinate dai consigli regionali. L’Election day sarebbe una forzatura che allunga la legislatura regionale basata su una volontà centrale del ministero degli interni“. Una ragione tecnica, quindi, secondo Sgarbi, ma anche politica. “Si è ritenuto che le autonomie delle regioni dovessero essere privilegiate. Non c’era quindi la necessità di un Election Day. Neanche ci si è pensato ad accorparle, perchè si sarebbe dovuto allungare le scadenze regionali, date che le europee non puoi spostarle. E’ un problema che non si è posto nessuno. Ed è stato un errore per il centrodestra“.