Dopo essere finito nel vortice mediatico per le sue dichiarazioni contro le posizioni di Elena Cecchettin il consigliere regionale veneto Stefano Valdegamberi ha raccontato in un’intervista esclusiva a True-News le sue posizioni in merito al caso e alle distanze prese dal Presidente di Regione Veneto, Luca Zaia.
Valdegamberi, abbiamo letto le sue parole sul caso Cecchettin. Ha usato termini forti…
La scuola fa formazione ma l’educazione spetta alla famiglia. Non ho condiviso l’atteggiamento di chi, dopo la morte della sorella, ha tenuto un comizio attaccando i maschi. Io ho sempre rispettato le donne, ho una famiglia, ho dei figli. Non ritengo di dare la colpa alla società patriarcale.
E sui riferimenti al satanismo?
Quel post mi sembrava eccessivo. Ho cercato alcune informazioni sul background della sorella, specialmente tramite i profili social, ho trovato un profilo Instagram con messaggi satanisti, sono rimasto abbastanza scioccato. C’era una statua di Lucifero con una scritta in inglese che recitava “è la mia preferita”. È un mondo molto pericoloso e quindi mi sono permesso di segnalarlo. Non condivido inoltre lo slogan politico contro la società patriarcale, mi sembra un messaggio ideologico.
Ha parlato di “società patriarcale”…
Lo slogan della ragazza contro il patriarcato è diventato politico e anche le altre ragazze hanno pronunciato le stesse parole, come se fossero preconfezionate. Ho letto l’intervista a Elena Cecchettin che ha 100mila follower, le chiedono cosa intende fare adesso e lei dice: “Ho intenzione di laurearmi e poi fare politica”. Ho subito pensato che se fosse morta mia sorella non mi sarei preoccupato della politica.
Se il modello della società patriarcale che non esiste nemmeno, è quello satanista, ho dei seri dubbi. Non voglio seguire il mainstream, ho una coscienza e i miei principi, chi mi conosce sa che non sono molto politically correct.
Il Presidente Zaia ha preso le distanze dal suo post, come interpreta questo gesto?
Il Presidente Zaia ultimamente ha preso varie pieghe che non so. Nel programma iniziale era previsto che i temi etici sarebbero dovuti rimanere fuori dalla discussione. La Lega ha avuto una certa linea su alcuni valori. Zaia ha preso invece una piega diversa da un po’ di tempo su diversi temi. Lui ha visto l’attacco mediatico ingiustificato che ho subito. Dall’altro ieri mi hanno rinnegato dalla Lega, io vengo da un mondo centrista, mi sono avvicinato un po’ alla Lega perché aveva dei principi che comunque erano affini al mio modo di pensare. Zaia però ha preso le distanze da me, mi hanno detto che forse mi cacceranno dal gruppo, ma io sono una persona libera.
E su Salvini?
Salvini non ha preso posizioni in merito alle mie parole. Sui temi etici mi sento più affine a lui che a Zaia ma non ho trovato grande solidarietà. Ci siamo trovati in tre consiglieri a condividere un contesto regionale dove si voleva evitare di prendere ufficialmente posizioni perché sa “bisogna seguire l’opinione”, però io non mi faccio condizionare dalla massa. Il compito del politico è anche quello educativo e portare la razionalità alle persone senza cavalcare l’emotività della pancia.