Qual è l’orientamento di voto, a circa due mesi dalla data possibile delle prossime Comunali, in una città importante e con una storia politica recente decisamente unica come Parma? È il quesito a cui ha voluto rispondere il sondaggio svolto da GPF Inspiring Research, storico istituto di ricerche sociali e di opinione, condotto nella prima settimana di marzo presso i cittadini-elettori di Parma.
Il bilancio della giunta uscente è “sufficiente”, letteralmente caratterizzato dalla “media del 6” (6,2 per l’esattezza), con un quinto di parmigiani che esprime giudizi elevati e un quarto che invece conferisce una valutazione insufficiente. In termini di bilancio dettagliato, i punti di maggior successo percepiti della giunta Pizzarotti sono la gestione del Covid (a livello di implementazione locale delle direttive regionali e nazionali), la cultura e l’attenzione rivolta allo sport. Le principali carenze sono la situazione dei giovani e la sicurezza, seguite dal problema dell’integrazione di diverse etnie. Proprio la situazione dei giovani e la sicurezza, oltre alla situazione dell’economia e delle infrastrutture rappresentano le priorità assolute che dovrà affrontare la prossima Amministrazione.
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Elezioni comunali a Parma, ipotetici candidati: chi sono i più conosciuti
Solo due terzi dei parmigiani è consapevole che a breve si svolgeranno le elezioni comunali; proponendo una lista ipotetica di candidature (che alla data odierna non sono state ancora definite), si noterà come vi sia un’alta conoscenza per l’ex sindaco Pietro Vignali (82,3%), seguito con ampio margine da Giampaolo Lavagetto, Michele Alinovi e Michele Guerra (in una forchetta di notorietà tra il 38,2% e il 39%). I meno noti allo stato attuale sono Luca Carra (24,1%) e Filippo Mordacci (17,6%).
Indecisi 4 elettori su 10
Le intenzioni ipotetiche di voto (pur su una lista ancora non definita di candidati) vedono innanzitutto un’ampissima quota di indecisi, con quasi 4 elettori su 10 (38,7%) che, pur se intenzionati ad andare a votare, non sanno chi voteranno. Circa 2 elettori su 10 (il 19,2%) ammettono già che non è intenzionato a recarsi alle urne.
Possibili candidati: preferenze
Tra chi esprime le proprie preferenze (si riportano dati percentuali che tengono conto del dato di indecisi/astenuti), si riscontra un buono score di Vignali (15,3%), seguito da Meuccio Berselli (6,7%), Michele Alinovi (4,8%) e Michele Guerra (4,4%), con le ulteriori intenzioni di voto, per gli altri candidati testati, molto frammentate (v. chart 8). Anche le intenzioni di voto partitiche vedono un forte “partito del non voto” (18,7%) e del “non sa” (32,4%); tra chi esprime una preferenza, si nota un buono score di PD (11,2%), ed Effetto Parma (10,4%); nel centrodestra, la Lega è al 7,3%; Forza Italia al 5,8% e Fratelli d’Italia al 3,1%.
Rilevazione condotta tra il 28 febbraio e il 4 marzo 2022 su un campione di 500 maggiorenni residenti a Parma, per quote di genere ed età, tramite questionario strutturato erogato telefonicamente, con tecnica di rilevazione CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing).