Il «Nome Segreto» di Salvini… È l’ultimo mistero che incombe sulla candidatura di centrodestra per la poltrona di sindaco di Milano. Tutti alla caccia del nome, tutti a chiedere a ipotizzare, a fingere di sapere. La realtà, a quanto ci risulta, è che questo nome non ci sia. E sia un disperato tentativo, una voce per evitare di raccontare come stiano davvero le cose, cioè male, anzi malissimo. Ad oggi infatti la margherita dei candidati o possibili tali è senza petali. Altro che Nome Segreto…
C’è in più qualcosa che va oltre la politica dietro l’imbarazzante incapacità del centrodestra di trovare un candidato valido a Milano. Se da una parte è vero che i tre partiti soprattutto a livello locale non siano proprio unitissimi è altrettanto vero che i problemi oggettivi di questo essere oggi, 25 giugno, ancora senza un nome che viene annunciato e poi posticipato settimana dopo settimana sono soprattutto altri. E soprattutto economici.
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Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno fatto una scelta anche coraggiosa nella scelta dei candidati: l’idea è quella di puntare su personalità importanti del mondo sociale, economico, insomma, un non politico, il cosiddetto Candidato Civico. Spesso però queste persone sono manager o dirigenti di società importanti e, come tali, hanno stipendi adeguati al ruolo.
Ecco uno dei mille nodi. Alcune persone contattate hanno risposto all’invito con un «no grazie» proprio perché la busta paga che si riceve da Palazzo Marino non ha nulla a che fare con quella incassata abitualmente nelle loro aziende. Una rinuncia poi che dovrebbe durare per 5 anni. Il tutto per trovarsi in un ruolo e soprattutto in un mondo per molte di queste persone nuovo e pieno di insidie.
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Il gioco, insomma non vale la candela. E così ad oggi il nome non c’è. Ovvio che alla fine qualcuno si troverà ma è evidente già oggi che si tratterà di una scelta di ripiego e quindi debole, in partenza. Ma il segnale è chiaro: non è il centrodestra ad essere debole, è che la politica non ha più l’appeal di una volta. Voi cosa preferireste essere: un manager da un milione l’anno o un sindaco da 250 mila? Se la vostra risposta è la seconda fatevi avanti.