Perché leggere questo articolo? Emanuela Bruni è la nuova direttrice del Maxxi. Dopo il caos dell’affaire Boccia-Sangennaro, al principale museo dell’arte del XXI secolo approda una donna dal lungo percorso tra politica e istituzioni culturali.
L’affaire – privato e politico – del ministro Sangiuliano ha aperto le porte al caos. Le dimissioni dell’ex direttore del Tg2 per il caso Boccia hanno aperto le porte del ministero della Cultura ad Alessandro Giul. Nomina che a sua volta ha lasciato scoperta la casella della direzione del Maxxi. Inizialmente la carica sarebbe dovuta toccare alla reggente di Giuli, Raffaella Docimo. La docente di odontoiatria presso l’università di Roma Tor Vergata ha però deciso di fare un passo indietro, probabilmente anche in seguito alle ironie social. A dirimere il caos è stata dunque chiamata una nuova traghettatrice: Emanuela Bruni. Una figura dal curriculum decisamente più idoneo alla direzione del Maxxi.
Emanuela Bruni, un lungo percorso fino al Maxxi
Docimo faceva già parte del CDA del Maxxi, e sarebbe stata indicata da Giuli alla presidenza in quanto consigliera più anziana, come prevede lo statuto. Ha però deciso di rinunciare, sotto il fuoco di polemiche molto esagerate. E’ stata attaccata perché sarebbe una semplice dentista – quando è docente ordinaria di odontoiatria all’università di Tor Vergata e non può assumere una altra carica senza la preventiva autorizzazione del suo rettore. Si è poi parlato di una una persona digiuna di arte – ma non è in Cda in quanto specialista della materia ma come succede spesso perché rappresenta una eccellenza della società civile. Le polemiche politiche l’avrebbero costretta a rinunciare, lasciando il posto a Emanuela Bruni. Ma chi è la nuova presidente del Maxxi?
Il nuovo direttore diventa dunque Emanuela Bruni, che era già nel Cda del Maxxi e che ha una lunga carriera nel campo della comunicazione istituzionale e della politica. Nel management del più importante museo dedicato all’arte del XXI secolo, Bruni è entrata da poco. Giuli l’ha nominata personalmente, in quota Regione Lazio, ad aprile dello scorso anno.
La vicinanza alla politica
Emanuela Bruni è laureata in Lettere, con all’attivo due master. E’ giornalista e docente universitaria con diverse pubblicazioni all’attivo. Della comunicatrice e più anziana membra del Consiglio d’amministrazione del Maxxi (è del 1960) i colleghi apprezzano soprattutto il garbo e l’esperienza. Bruni vanta anche una certa vicinanza con la stanza dei bottoni, frutto di un lungo percorso dentro e vicino alla politica.
Emanuela Bruni ha un master in informazione e comunicazione istituzionale preso alla Scuola Superiore di Pubblica Amministrazione, e ha seguito un corso specialistico della Pubblica Amministrazione per Responsabili e Referenti della prevenzione alla Corruzione. Nel 2020 era assessore alla cultura al comune di Frascati. Delega che le viene ritirata dal sindaco Roberto Mastronardi per “Un avvicendamento da una parte reso necessario dall’esigenza di avere nel governo cittadino una figura con diverse competenze di natura tecnica, utili ad affrontare alcune sfide che l’amministrazione e la Città di Frascati saranno chiamate a raccogliere nei prossimi mesi”. A Frascati è stata candidata come sindaco per il Centro-destra. Nel 2021 per lei si spesero direttamente Meloni e Berlusconi, con una lettera ai cittadini per sostenere la sua elezione, poi però vinta da Francesca Sbardella del PD.
Emanuela Bruni tra Berlusconi e Putin
Dal 2000 al 2006 è stata Direttore della sala stampa di Palazzo Chigi. Quindi Capo area della comunicazione istituzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel 2002 ha coordinato l’organizzazione dei media al vertice Nato-Russia di Pratica di Mare, ovvero lo storico incontro tra Putin e Berlusconi, con la celeberrima stretta di mano tra George W. Bush e lo Zar. Dietro quella foto c’era la mano organizzativa della Bruni, dunque. Sua anche la mano nella campagna di comunicazione sull’Euro, ai tempi del temutissimo cambio valuta.