Perché leggere questo articolo? L’estrema destra in Europa cresce, ma non governerà l’Unione europea. ECR e ID aumentano i seggi ma restano fuori dalla maggioranza Ue.
Una virata netta ma non decisiva. Il vento in Europa vira verso l’estrema destra, che però resterà ancora fuori dal governo dell’Unione europea. La composizione del nuovo Parlamento europeo conoscerà qualche modifica, ma nessuna sorpresa. Conservatori e sovranisti crescono, ma la vecchia maggioranza Ursula terrà, anche senza von der Leyen. Popolari, socialisti e liberali potranno evitare la “galassia nera”.
L’estrema destra non si è presa l’Europa
L’Europa, alla fine, non si è destra. La tanto temuta valanga dell’estrema desta non ha travolto l’Europarlamento. Certo, le due famiglie della destra europea crescono. I conservatori e riformisti di Ecr – l’affiliazione di cui fa parte Fratelli d’Italia – conquista 79 seggi, 4 in più del 2019. Cresce anche la pattuglia a Bruxelles di Identità e Democrazia, il gruppo della Lega, che arriva a 58 eurodeputati: 9 in più rispetto a 5 anni fa.
Insieme i due gruppi dell’estrema destra in Europa vantano 131 seggi. Per contare all’Europarlamento rischiano di non bastare. Insieme i due gruppi dell’estrema destra occuperebbero quasi un quinto dell’emiciclo europeo. Ma non sono numeri sufficienti a governare. Ecr diventa il quarto gruppo europeo per numero di deputati, Id il quinto. Le tre famiglie più grandi, però, potrebbero governare da sole.
Destra o sinistra: con chi allargare la maggioranza Ursula?
Popolari, socialisti e liberali di Renew insieme arrivano oltre i 400 eurodeputati, ampiamente oltre la soglia di 360 per avere la maggioranza. Una maggioranza che il prossimo Presidente della Commissione – e non è detto che sia Ursula von der Leyen – potrebbe allargare. Ma a destra o a sinistra, questo è il dilemma? In realtà, l’estio del voto di ieri sembra facilitare lo scenario di un allargamento a sinistra, che possa evitare l’ingresso al governo europeo dell’estrema destra. Le famiglie storiche di popolari e socialisti possono sobbarcarsi come alleati i due sconfitti del voto: verdi e sinistra. I grandi sconfitti di queste europee sono i Verdi, che perdono un terzo dei seggi: i 52 eurodeputati sono 19 in meno rispetto al 2019. L’estrema sinistra resta stabile con 36 seggi. Un’alternativa alla galassia dell’estrema destra, insomma, esiste.