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Europee, Bonelli (Avs): “Destra fuori dalla storia su ambiente e transizione green”

Sardegna, Bonelli (Verdi): "Noi decisivi, ora transizione al centro" AVS Europee

Angelo Bonelli non nasconde che Alleanza Verdi Sinistra (Avs) si sta ponendo obiettivi politici ambiziosi in vista delle imminenti elezioni europee: “Siamo fiduciosi di poter superare senza problemi la soglia del 4%“. Il leader dei Verdi, deputato per la lista che guida insieme a Nicola Frattoianni commenta con True-News la visione degli ecologisti per il voto che in tutte le rilevazioni prevede per Avs l’ingresso a Strasburgo.

Bonelli: “Portare in Europa una voce autenticamente progressista e ambientalista”

“Il nostro obiettivo, come Avs”, ragiona Bonelli, “è stato quello di valorizzare i temi dell’ambiente, della giustizia sociale, della pace e di farlo schierando candidati di assoluto valore: penso a Ilaria Salis, a Mimmo Lucano, agli ex sindaci di Roma e Palermo, Ignazio Marino e Leoluca Orlando, che hanno creduto al nostro progetto”. La sfida è quella di “portare in Europa una voce autenticamente progressista e ambientalista”, in un contesto in cui secondo Bonelli si pone un problema politico di possibile inversione di rotta sul Green Deal.

“La destra europea a cui il governo italiano fa riferimento”, affonda Bonelli, “è fuori dalla storia sull’ambiente e sulle politiche di transizione green e le sue scelte rischiano di causare danni irreparabili in campo ecologico e anche una notevole perdita in termini economici con la messa in discussione del Green Deal” promosso dalla Commissione Europea. “Del resto, basta la cronaca di queste settimane a testimoniarcelo: abbiamo un Mezzogiorno d’Italia in cui il clima sta portando alla desertificazione” e, nota Bonelli, “una Sicilia in crisi idrica dove un milione di persone vive con l’acqua razionata”. Per il politico romano “ignorare la gravità di questi problemi è un errore madornale”.

Il leader dei Verdi contro Orban: “Dire che Salis fa la vittima è falso”

La visione di Bonelli e della sua lista passa anche per il sostegno alla candidatura più simbolica e politicamente significativa in termini di postura europea, ovvero quella di Ilaria Salis, detenuta per oltre quindici mesi in Ungheria.

Bonelli risponde anche al premier ungherese Viktor Orban, che ieri parlando con Il Giornale ha dichiarato che Salis “dovrebbe smettere di fare la vittima”. “Dire che Ilaria stia facendo la vittima, come afferma Orban”, nota Bonelli, “è falso e fuorviante. Parliamo di una donna detenuta a lungo, a cui è stato negato tutto, perfino gli assorbenti, e che ha affrontato con grande dignità la detenzione in Ungheria prima e gli arresti domiciliari poi”.

“L’atteggiamento di Orban”, sottolinea il deputato, “è quello che rende legittimo l’invocazione da parte della presidenza belga del Consiglio Europeo dell’Articolo 7 del Trattato sull’Unione Europea”, che potrebbe portare a far decadere a luglio la presidenza di turno del Consiglio da parte dell’Ungheria. In definitiva, Bonelli sottolinea che a suo avviso “la paventata ondata di destra non è detto ci sarà. Parlo con molti giovani, persone attente ai temi della giustizia sociale, dell’ambiente e della pace su cui la destra si posizione sul fronte opposto”. E questo, per il deputato dei Verdi, può essere un fattore mobilitante.