Perché leggere questo articolo? Il 10 agosto scorso il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca ha incontrato a Bari i rappresentanti delle liste civiche che sostengono il governatore pugliese Michele Emiliano. Dietro c’è l’idea di un listone localista, che si potrebbe replicare anche in Campania. I due presidenti di Regione del Pd lasciano fare e usano le civiche per mandare segnali a Elly Schlein.
Emiliano e De Luca contro Schlein
Liste civiche contro Elly Schlein. È questa la strategia dei governatori Michele Emiliano e Vincenzo De Luca in vista delle elezioni europee dell’anno prossimo. Ecco il piano dei due “cacicchi”: rimanere, in prima persona, dentro un Pd in cui ormai non si riconoscono più e dall’altro lato sfruttare le tante liste civiche che li hanno sostenuti per preparare il terreno a un’alternativa ai dem.
Il ruolo di Cateno De Luca
Il “facilitatore” di questa operazione dei presidenti di Campania e Puglia è un altro De Luca, Cateno. Il leader del movimento meridionalista Sud chiama Nord è attivissimo e punta a costruire un accordo con una serie di civiche territoriali per provare a superare lo sbarramento (del 3% o 4%) all’appuntamento per il rinnovo dell’Europarlamento di Bruxelles.
Emiliano e De Luca alternativi al Terzo Polo
Grazie a deluchiani ed emilianisti, l’attuale sindaco di Taormina e deputato regionale siciliano potrebbe liberarsi del corteggiamento insistente sia di Matteo Renzi sia di Carlo Calenda e costruire il suo sogno di uno schieramento autonomista che vada da Sud a Nord. Magari con un cambio di nome in vista delle europee: da Sud chiama Nord a Sud con Nord. Cateno De Luca è già fortissimo in Sicilia e il consenso ragguardevole delle liste di Emiliano e De Luca potrebbe essere decisivo per il superamento del quorum e per lo sbarco di “Scateno” al Parlamento europeo.
Il listone e la battaglia contro Schlein
Il listone meridionalista, inoltre, potrebbe essere un modo efficace per i due governatori per contarsi negli equilibri interni al Partito Democratico. Uno stratagemma per mandare un avvertimento a Schlein, ansiosa di liberarsi di quelli che ha già definito “cacicchi” all’indomani della sua elezione a segretaria dem.
I numeri di Emiliano e De Luca
È tutta una questione di numeri. Alle ultime regionali in Campania del 2020 le liste civiche di De Luca hanno ottenuto circa il 20% dei voti. Mentre alle regionali pugliesi dello stesso anno, le civiche in appoggio a Emiliano hanno superato il 10%. Ciò non vuol dire che sia automatica una somma algebrica dei consensi alle europee, ma significa altrettanto certamente che queste aggregazioni sono sempre più cruciali nell’orientamento del voto nel Mezzogiorno. Un voto che spesso è personale e non di opinione. Questo significa che non necessariamente le civiche dei governatori di centrosinistra siano di ispirazione propriamente progressista.
Cateno a Bari
Ed è proprio questo il progetto che alletta il leader di Sud chiama Nord. Una formazione localista “oltre la destra, la sinistra e il centro”. Un network di gruppi civici radicato soprattutto nel Mezzogiorno, ma ramificato anche al Settentrione. Un indizio che porta verso questa suggestione è rappresentato dall’incontro, avvenuto a Bari il 10 agosto, tra Cateno De Luca e i rappresentanti delle liste emilianiste. Obiettivo dichiarato? Una convergenza in vista delle europee.
Un avvertimento a Schlein
Lo stesso ragionamento si dovrebbe portare avanti in Campania, con le formazioni che hanno sostenuto il governatore De Luca. I due presidenti di Regione lasciano fare e restano nel Pd. Ma un ipotetico superamento del 4% grazie all’apporto delle liste civiche sarebbe un segnale non da poco indirizzato alla segretaria dem Elly Schlein.