Perché leggere questo articolo? Settimana prossima scatta il silenzio elettorale, cosa dicono gli ultimi sondaggi disponibili? Bene Meloni e Schlein, calano gli astenuti
Ultimo giro di sondaggi. Tra una settimana scatterà il silenzio elettorale in vista delle Europee. Come regolamentato dalla legge 28 del 2000, i sondaggi non possono essere diffusi negli ultimi quindici giorni prima del voto, che nel caso delle Europee si terrà l’8 e il 9 giugno. Le ultime rilevazioni disponibili sono in linea con le tendenze delle scorse settimane. Con qualche novità: crescono Fdi e il Partito democratico. E, soprattutto, pare in calo l’astensionismo.
Gli ultimi sondaggi sorridono a Fdi e Pd, non alla Lega
Torna a salire Fratelli d’Italia Stando all’ultima rilevazione Tecnè, il partito di Giorgia Meloni tornerebbe sopra il 27 per cento (27,1%). La principale formazione di governo si lancia verso un risultato anche migliore di quello ottenuto alle Politiche del 2022, quando Fdi ottenne il 26%. In crescita anche il secondo partito e principale dell’opposizione. Il Partito democratico di Elly Schlein si attesterebbe al 20,5 per cento. Anche senza dibattito televisivo i due partiti principali si confermano trainanti, a scapito delle coalizioni.
Il Pd nelle ultime settimane ha guadagnati punti, a svantaggio del Movimento Cinque Stelle. La formazione di Conte è ormai staccata di oltre quattro punti, essendo scesa sotto il 16 per cento (15,9). Ma è soprattutto tra le fila del centrodestra che gli ultimi sondaggi fotografano cambiamenti. Continua il buon momento di Forza Italia, che complice l’alleanza con Noi Moderati sfiora il 10 per cento: 9,9%. Lo scandalo in Liguria non sembra aver intaccato il partito di cui fa parte Toti. Sembra orami cosa fatta il sorpasso degli azzurri sulla Lega. Il Carroccio di Salvini sarebbe staccato di esattamente due punti, fermo al 7,9%.
Su chi scatta la tagliola alle Europee?
Le ultime settimane di campagna elettorale saranno decisive per la galassia di partiti che ruotona intorno al 4 per cento, soglia minima di sbarramento per eleggere deputati all’Europarlamento. Il grande centro è diviso in tante piccole formazioni che, stando agli ultimi sondaggi, si posizionano in bilico sulla soglia. Sono già fuori dai giochi una serie di partiti neo-arrivati: Libertà di Cateno de Luca non andrà oltre il 2 per cento; mentre Pace, Terra e Dignità di Santoro è data all’1,7%.
Gli unici al sicuro sembrano Renzi e Bonino: i loro Stati Uniti d’Europa veleggiano intorno al 4,5%. Molto più incerta è la posizione dell’ex amico, ora rivale, Carlo Calenda. Il sondaggio Tecnè assegna ad Azione un 4 per cento striminzito. Migliore per qualche centesimo percentuale è la situazione dell’Alleanza Verdi e Sinistra Italiana. La formazione di Bonelli e Fratoianni, anche grazie alla candidatura di Ilaria Salis, sarebbe al 4,2%.
Ultimi sondaggi: aumenta la fiducia nel governo, cala l’astensione
Gli ultimi sondaggi sembrano sorridere particolarmente a Giorgia Meloni. La premier resta ampiamente in testa nelle preferenze degli italiani tra i leader politici. La presidente del Consiglio si attesta al 43,5%, segnando un +0,1% rispetto alla settimana scorsa. Seguono Antonio Tajani e Giuseppe Conte. Il dato forse più incoraggiante è però quello sull’astensione. Il numero degli italiani intenzionati a non recarsi alle urne sarebbe in calo di o,3 punti percentuali. Gli astenuti e gli incerti costituiscono comunque il primo partito al 45,4%.