Un esposto alla Prefettura di Bologna e un altro alla Procura della Repubblica del capoluogo emiliano. Questa è la reazione di Fratelli d’Italia alle dichiarazioni rilasciate a Repubblica dal consigliere comunale del Pd e leader delle Sardine Mattia Santori. Nell’intervista Santori ha affermato di coltivare cannabis e di farne uso due volte alla settimana. In seguito ha annunciato che, per protesta, si sarebbe autodenunciato.
La denuncia di Fdi
Ma c’è chi già ci ha pensato. Come il deputato di Fratelli d’Italia Galeazzo Bignami, che ha presentato i due esposti contro Santori. “Per quanto riguarda quello alla Prefettura l’abbiamo presentato perché, stando a quanto dice lo stesso Santori, se la sua condotta fosse confermata, è passibile di sanzione amministrativa ai sensi del D.P.R. 309 del 1990, il testo unico sugli stupefacenti. All’articolo 75 prevede una serie di sanzioni anche per chi consuma o detiene stupefacenti”, spiega Bignami a true-news.it.
Il parlamentare bolognese di Fratelli d’Italia aggiunge: “Santori nella sua intervista dichiara che la cannabis non provoca dipendenza. Quindi dice che la droga non fa male; ma basta guardare gli studi scientifici che invece affermano il contrario. Spero che se ne renda conto quando, se tutto fosse confermato, dovrà seguire un percorso terapeutico come previsto dalla legge. Che prevede anche altre sanzioni come il ritiro della patente, sempre se fosse accertata la sussistenza di un consumo abituale di questo tipo da parte di Santori”.
Quantità da rilevanza penale
E poi c’è anche l’esposto alla Procura della Repubblica. “Beh, la Procura deve indagare se ci sono fatti di rilevanza penale. La sentenza della Cassazione che Santori cita parla di un consumo non abituale; mentre lui stesso parla di lampade, attrezzature, e dice di farsi le canne due volte alla settimana”.
Bignami vede anche delle incongruenze nel racconto che Santori fa della sua esperienza con la cannabis. “Ci sono delle interviste in cui la tossicologa Elia del Borrello fa notare come sia impossibile farsi due canne alla settimana con un piantagione che produce 60 grammi all’anno, come dice lo stesso Santori. Quindi o non è vero che si fa due canne a settimana, oppure non è vero che fa solo autoproduzione. Le due cose non stanno insieme, e questo ce lo dice un’esperta, supportata dalla matematica”, incalza il deputato di Fdi.
Questione di politica e di poltrone
Infine il punto politico, la motivazione per cui il fondatore delle Sardine ha deciso di insistere su questo tema, andando anche all’attacco del Pd, il partito che lo ha eletto in Consiglio Comunale. Secondo Bignami “Santori ha l’ambizione personale di arrivare a Montecitorio, di essere eletto alla Camera. E ritiene che questa battaglia possa costituire il suo viatico per raggiungere il suo obiettivo, diventare deputato”.
Ma allora perché ha attaccato anche il Pd, che lo ha portato in Consiglio Comunale a Bologna? “Perché probabilmente punta a un seggio andando anche oltre il perimetro del Partito Democratico. Infatti ha attaccato il segretario Enrico Letta, ha attaccato il segretario provinciale. Se l’è presa con tutto il suo partito dicendo che gli ricorda le destre, come dice lui di solito”. E la storia dell’autodenuncia? “Non ce n’è bisogno. Secondo me ci sono già gli elementi per procedere. Si è beccato perfino un rimbrotto dall’associazione dei produttori di vino perché ha detto che farsi una canna è come bere un buon bicchiere di vino”, conclude Bignami. In attesa degli sviluppi del caso cannabis-Santori.