Perché leggere questo articolo? Pandemia, elezioni, divorzio del Terzo Polo e la fine della Fondazione Open. Adesso Renzi ci riprova con la riprova con la Leopolda 12 nel 2024. Ma interessa a qualcuno? Storia di una kermesse scivolata nell’irrilevanza.
Non si esclude un ritorno. Anzi, Matteo Renzi sembra riprovarci davvero. “Ci vediamo a Firenze dal 8 al 10 Marzo 2024“. Con un breve comunicato su un sito creato ad hoc è stata annunciata la prossima Leopolda. La manifestazione nel 2010 ha sancito l’ascesa di Renzi alla cronaca politica. Tre lustri e undici edizioni dopo, sembra seguirlo nella discesa. La Leopolda numero 12 permetterà a Renzi di fuoriuscire dallo stato di irrilevanza in cui la sua Italia Viva si è impantanata?
La parabola della Leopolda
Ne è passata di acqua sotto i ponti dell’Arno dalla prima edizione del convegno, che prende il nome dall’ex stazione di Firenze. Era il novembre del 2010, quando l’allora sindaco di Firenze Renzi, insieme col consigliere regionale lombardo Pippo Civati, lanciavano i loro proclami di “rottamazione” in Prossima fermata Italia. Da allora, ogni anno per i successivi dieci, la stazione fiorentina è rimasta al centro della politica nazionale, per poi lentamente scivolare, al pari del suo animatore.
Il “rottamatore” si è fatto prima segretario, poi premier e quindi fuoriuscito. Ora è direttore di giornale, prima ancor che politico. Il suo “Giglio magico” ha perso petali, rischiando quasi di appassire. E la Leopolda? Anche la convention, un tempo sulla cresta dell’onda – con tanto di Farinetti, Baricco e Jovanotti – sembra conoscere l’affanno del tempo e del ridimensionamento. La pandemia ha interrotto nel 2020 il rito, che nel 2021 si è riproposto a luci meno intense con l’edizione numero 11. Poi, le elezioni anticipate e la querelle del divorzio con Azione hanno fatto il resto. “Calenda ci ha chiesto di non fare più la Leopolda”, denunciava Renzi poco tempo fa. Da motore della politica a vittima della separazione. La Leopolda non si è tenuta quest’anno, come lo scorso. Gli appassionati del format dovranno attendere il prossimo anno.
I finanziatori della kermesse
Tra tante ristrettezze, una buona notizia per Renzi e per la sua Leopolda. La scorsa settimana il Tribunale di Firenze ha dichiarato nulli i sequestri di chat e email inerenti alla Fondazione Open. L’accusa a Renzi di aver utilizzato 3,5 milioni della fondazione come cassaforte dell’attività politica sembra decadere dopo quattro anni di indagini. In tutto questo tempo, però, la Leopolda non è stata a guardare.
Negli anni di assenza della Fondazione Open, a organizzare la kermesse è stata un omonimo comitato. Il legale rappresentante è rimasto lo stesso, Alberto Bianchi. Per organizzare la Leopolda 9 e 10, tra 2020 e 2021 il comitato ha raccolto oltre 428mila euro, come mostra un’inchiesta del Fatto Quotidiano. Anche il suo ispiratore non è stato con le mani in mano: tra conferenze saudite e legami con l’agente delle star Lucio Presta, l’agenda si Matteo Renzi è rimasta piena, non solo di appuntamenti politici.