Flat tax, abolizione del Reddito di cittadinanza e aumento delle pensioni minime, ma con juicio. Nei nuovi equilibri interni al centrodestra, soprattutto per quanto riguarda le questioni economiche, il ruolo di Fratelli d’Italia sembra quello di equilibratore di alcuni slanci – forse propagandistici – che sono arrivati dagli alleati di Lega e Forza Italia.
Maurizio Leo: “Certo, nel nostro programma si parla di Flat Tax, ma ci arriveremo in modo graduale”
Maurizio Leo, ex deputato, professore e responsabile del Dipartimento Economia e Finanza di Fratelli d’Italia, commenta con True-News.it le proposte del programma economico del centrodestra.
Leo, uno dei cervelli di Fdi in materia di economia e finanza, parte facendo chiarezza sulla Flat Tax, dopo che sia Matteo Salvini sia Silvio Berlusconi avevano proposto un ricorso immediato alla tassa piatta, rispettivamente al 15% e al 23%. L’esponente del partito guidato da Giorgia Meloni però frena e tiene come bussola il testo del programma comune della coalizione di centrodestra. “Certo, nel nostro programma si parla di Flat Tax, ma ci arriveremo in modo graduale”, dice a True-News.it. Attraverso quali step ci arriverete? “Il nostro è un programma di legislatura, ciò significa che partiremo subito, a inizio legislatura, con una flat tax incrementale. Vuol dire che non intaccheremo il principio costituzionale della progressività della tassazione e partiremo con una flat tax che prevede che se un contribuente raggiunge un determinato reddito pagherà il 15% di cedolare secca sui guadagni eccedenti rispetto all’anno precedente”, spiega Leo.
“Il Reddito di cittadinanza va scomposto in due parti”
“Partiremo lavorando con le aliquote, perché per una flat tax incrementale di questo tipo ci sono le coperture, e poi arriveremo alla flat tax strutturale al 15% o al 23%”, continua il responsabile economico di quello che, secondo i sondaggi, è il principale partito del centrodestra.
La coalizione composta da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia ha trovato anche un punto di equilibrio sul Reddito di cittadinanza. Una misura che Fdi vuole abolire e che il Carroccio avrebbe voluto mantenere, seppure modificandola. “Il Reddito di cittadinanza va scomposto in due parti – sottolinea Leo con True-News.it – una parte deve essere utilizzata per dare un sostegno ai disabili e ad altre persone che realmente sono impossibilitate a lavorare”. Il resto dei soldi deve essere usato “per la diminuzione del carico fiscale”. Che significa che “se una società assume un disoccupato di quelli che percepiscono il Reddito di cittadinanza ha una tassazione minore”. La ricetta è “favorire l’occupazione dei disoccupati in grado di lavorare attraverso la detassazione delle società che assumono gli attuali percettori del sussidio”.
“L’aumento delle pensioni minime è una cosa che dobbiamo fare, ma bisogna aumentarle con le giuste coperture”
Ha fatto discutere anche la proposta del leader di Forza Italia Berlusconi, che vuole aumentare le pensioni minime a mille euro al mese. Secondo molti osservatori non ci sarebbero le coperture per un provvedimento del genere. Leo conferma l’attenzione del centrodestra per i pensionati e richiama all’equilibrio: “L’aumento delle pensioni minime è una cosa che dobbiamo fare, ma bisogna aumentarle con le giuste coperture. Sicuramente bisogna dire che i governi precedenti non hanno fatto nulla per aiutare i pensionati, a partire da Matteo Renzi e i suoi 80 euro dati solo ai lavoratori dipendenti. Quindi noi dobbiamo prestare massima attenzione ai pensionati, ma dobbiamo pensare a loro senza pesare sul bilancio pubblico”. E su caro bollette e aumento dei prezzi? “Anche qui dobbiamo lavorare per abbassare l’aliquota Iva sui prodotti energetici e sul carrello della spesa, dobbiamo implementare gli interventi e ridurre l’aliquota Iva, ma sempre nel rispetto delle regole comunitarie”.