Forza Italia in bilico, 90 milioni di debiti con la famiglia Berlusconi. Il partito fondato dal Cavaliere affronta una traballante situazione finanziaria, oltre ai dubbi sulla proprietà del simbolo e alle nubi sul suo futuro politico.
Forza Italia indebitato, il partito deve ai Berlusconi 90 milioni di euro
La morte di Silvio Berlusconi mette in guai finanziari il partito da lui fondato: Forza Italia è infatti travolto dai debiti, frutto dei finanziamenti del Cavaliere. Il partito doveva infatti al suo fondatore ben 90 milioni di euro, un credito che, con la sua morte, passa alla famiglia Berlusconi, in particolare ai suoi cinque figli: Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi. Non è chiaro ancora chi, nello specifico, tra gli eredi dell’ex premier avrà l’ultima parola sul credito, per cui non sarà possibile chiarire la situazione e il futuro di Forza Italia prima della lettura del testamento. A differenza del padre, tuttavia, i figli di Silvio non si sono mai impegnati direttamente in politica. Nonostante in passato abbiano fornito fondi al partito di tasca loro, non è detto che siano disposti a continuare a prendersi carico delle finanze di Forza Italia dopo la scomparsa del padre. Cosa succederà?
La situazione finanziaria del partito nel dettaglio
In base agli ultimi dati disponibili, le casse del partito sembrano essere semivuote. Nel rendiconto del 2021 Alfredo Messina, commissario straordinario e tesoriere di Forza Italia, segnala una disponibilità economica di soli 157mila euro, un milione in meno rispetto alla chiusura del bilancio del 2020. Il disavanzo di esercizio ha raggiunto livelli preoccupanti, superando i 100 milioni: “La discontinuità dei versamenti provenienti dai parlamentari e dai consiglieri regionali del nostro Movimento. Rappresenta la causa primaria del disavanzo d’esercizio”. Ai 92.230.468 euro totali dovuti a Debiti verso altri finanziatori, intesi come il solo Silvio Berlusconi, si aggiungono anche circa cinque milioni di debiti verso un istituto di credito.
La questione del simbolo e il futuro della leadership: è la fine di Forza Italia?
Resta inoltre aperta la questione del simbolo di Forza Italia. Secondo lo statuto di partito sarebbe in mano al tesoriere Messina: “Da statuto così è previsto, io sono il depositario del simbolo e nessuno ha chiesto di cambiare lo statuto”. La realtà, però, potrebbe essere ben diversa: la famiglia Berlusconi potrebbe comunque avanzare pretese sul logo. Questa situazione di incertezza e instabilità non fa che aggiungere altre nubi sul futuro politico di un partito da sempre incentrato attorno alla figura del Cavaliere.
Ci sono molti dubbi su chi possa davvero raccogliere la sua eredità e guidare Forza Italia con successo. Non è inoltre ancora chiaro quale ruolo avranno alcune personalità chiave di FI, come l’ultima compagna di Berlusconi Marta Fascina e l’attuale vicepremier Antonio Tajani. A meno di colpi di scena, non si possono perciò escludere possibili scissioni o diaspore verso partiti più solidi da parte dei membri più opportunisti di FI nel prossimo futuro.