Home Politics Francia ingovernabile. Macron respinge le dimissioni del primo ministro. Gli scenari

Francia ingovernabile. Macron respinge le dimissioni del primo ministro. Gli scenari

Francia ingovernabile. Macron respinge le dimissioni del primo ministro. Gli scenari

Perchè leggere questo articolo? I ballottaggi di domenica restituiscono una Francia spaccata in tre blocchi che non sembrano disposti a collaborare tra loro. Attal presenta le sue dimissioni a Macron, che però le respinge. Gli scenari possibili

Caos in Francia dopo l’esito delle elezioni legislative di domenica. Oggi il primo ministro Gabriel Attal ha presentato le sue dimissioni al presidente Emmanuel Macron che le ha tuttavia respinte chiedendogli di restare al suo posto per dare stabilità al Paese in questa fase convulsa. Non è previsto per oggi alcun Consiglio dei ministri, nè un intervento di Macron, attenso a Washington domani per un vertice Nato.

Francia, per il Financial Times Macron relegato in un ruolo di secondo piano

L’esito sorprendente dei ballottaggi sembra restituire una Francia ingovernabile. E’ l’analisi odierna del Financial Times. Il Nuovo Fronte Popolare ha ottenuto 182 seggi, la Maggioranza presidenziale di Emmanuel Macron si è attestata a 168 seggi e il Rassemblement National di Marine Le Pen si è fermato a 143. “E’ stata la sinistra a guidare un patto elettorale per sbarrare la strada all’estrema destra, il che ha salvato decine di seggi per i centristi“, commenta il quotidiano nwyorchese. Ma ora Macron, che finora ha gestito tutto nei minimi dettagli, è stato relegato “a un ruolo di secondo piano”.

Francia, cosa succede adesso?

Cosa può accadere ora? Se non c’e’ un percorso verso una maggioranza, Macron potrebbe dover nominare un premier ad interim con un mandato minimo sino a quando non si potranno indire nuove elezioni tra un anno. Con tre blocchi politici più o meno di uguale dimensione che non sono disposti a collaborare tra loro, la Francia sembra ingovernabile“.

Il Rassemblement National: “Pantano creato da Macron, mozione di censura”

Ma il Rassemblement National è sul piede di guerra. Così il portavoce Philippe Ballard: “Siamo in un pantano come la Quinta Repubblica non ha mai conosciutpo. Lla parte più difficile inizia questa mattina perché i francesi non hanno avuto risposta” dalle urne. “Se le cose non andranno per il verso giusto ci sarà una mozione di censura. ll pantano lo ha creato Emmanuel Macron, non siamo di certo stati noi”.

La controanalisi: “Macron ha vinto la sua scommessa”

Questa la lettura della destra. Tra centristi, riformisti e sinistra, invece, l’interpretazione prevalente è di un Macron che ha vinto compiendo un vero e proprio azzardo rischiando il tutto per tutto sciogliendo le camere dopo il voto delle Europee. E, riuscendo così quantomeno a mobilitare quella parte del Paese che non voleva consegnare la Francia a RN. Così ad esempio Matteo Hallissey, segretario di Radicali Italiani: “Un mese fa, davanti alla scelta di sciogliere le camere, i commentatori di tutto il mondo si sono scagliati contro la presunta irresponsabilità della scelta del Presidente Macron, pronto a rimettere il destino della Francia nelle mani dei francesi. Eppure, Macron ha vinto la sua scommessa, la Francia repubblicana ha resistito, impedendo la vittoria di una destra xenofoba e antieuropea di Le Pen e Bardella, quinta colonna del regime di Putin in Europa”.